I Mord provengono dal Colorado e con questo “Imperium Magnum Infernalis” giungono al loro debutto sulla lunga distanza dopo il demo omonimo datato 2003 dal quale vengono riprese, in versione rimasterizzata, le tracks “Summon The Beast” e “Seeds Of Evil”, qui unite a formare un unico pezzo. La band vanta tra le proprie fila la presenza al basso di Malefic, mente e motore del progetto Xasthur, alla cui proposta la musica dei Mord è in parte accostabile, almeno per quanto riguarda le atmosfere impastate e stagnanti che riesce a creare grazie ad un riffing che è quanto di più malignamente fangoso si possa immaginare. Le varie songs infatti, pur essendo giocate per la maggior parte su tempi piuttosto sostenuti, hanno un’incedere cavernoso e monolitico e, nel loro minutaggio corposo, danno vita ad un feeling dannatamente diabolico. La sezione ritmica è appena percepibile a causa di una produzione che, volutamente a mio parere, mette decisamente in secondo piano la batteria e relega il basso ad una sorta di pulsazione blasfema, lontana e gelida. Il suono delle chitarre, malato e trascinato, risulta in questo modo assolutamente predominante insinuandosi con i suoi toni alti e con il suo carico di demoniaca perversione nel cervello dell’ascoltatore senza alcuna possibilità di scampo. A questo sound così freddo ma al tempo stesso plumbeo e sulfureo, fa da perfetto contraltare una voce che è un vero e proprio latrato di follia e sofferenza, un urlo atroce che non ha nulla di umano. La qualità della registrazione e la musica criptica, ardua e genuinamente malefica dei Mord potranno forse risultare particolarmente ostiche, a tratti addirittura insostenibili, alle orecchie più superficiali ma non mancheranno di affascinare gli spiriti di coloro che sanno ancora carpire il lato più oscuro e negativo del black metal. Da avere.
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