Debutto per questo giovanissimo combo perugino che muove i suoi primi passi nel panorama black italiano con un lavoro autoprodotto dalla confezione piuttosto curata e professionale. La band si cimenta in un black/death abbastanza derivativo e poco personale, dimostrando nonostante ciò di possedere buone capacità tecniche e sufficiente padronanza degli strumenti. I quattro pezzi contenuti in questa release sono fortemente debitori ai Death anche se la fonte d’ispirazione principale è riconducibile ai Dissection, dai quali riprendono soprattutto i caratteristici passaggi melodici e gli arpeggi iniziali delle song; dai Satyricon, oltre che il titolo della famosissima canzone contenuta in “Nemesis Divina”, utilizzata per dare il nome al gruppo, i nostri hanno ereditato anche alcune partiture di chitarra che fanno la loro timida comparsa in episodi sporadici, come ad esempio in “Trascendence”, caratterizzata da un riffing centrale che ricorda molto lo stile della succitata band norvegese. Discreta la prestazione vocale, a metà strada tra il growling e lo screaming, e buona anche la produzione, che rende il sound potente e mai caotico come spesso accade di sentire. Nel complesso la proposta in questione si attesta su livelli solamente sufficienti; come detto in precedenza i pezzi sono certamente validi e ben suonati ma, essendo eccessivamente ancorati agli stilemi delle band di riferimento, mancano di quel pizzico di personalità capace di fare la differenza necessaria per spiccare il volo e prendere le distanze dalle miriadi di gruppi clone in circolazione. Dopo tutto questo è solo l’inizio, visti i presupposti sono certa che i nostri saranno capaci di maturare e trovare la loro strada.
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