Apokaliptic non-music: così definisce la propria proposta LKN, la mente che si cela dietro il solo project STN09, già autore qualche anno fa di un lavoro autoprodotto sotto il moniker Saturn 2009. Il presente promo è composto di tre tracce di dark ambient angosciante e nero come la pece, tre episodi differenti per feeling ma accomunati da un approccio minimale e destrutturante, tre inni di morte che avvolgono lentamente ma inesorabilmente l’ascoltatore nelle spire di una desolazione universale dove la luce e la speranza non trovano spazio alcuno. L’opener è tutta giocata su atmosfere notturne e agghiaccianti, i suoni profondi e circolari che la caratterizzano creano un senso di attesa che sembra preludere alla imminente fine di ogni forma di vita. La successiva “L’Incubo” ha invece un’incedere onirico e surreale che la renderebbe la colonna sonora ideale di un film di David Lynch, sospesa sul confine di mondi ignoti dove i demoni della follia attendono nell’ombra le loro ignare prede. La conclusiva “Satan Industries” accentua le influenze elettroniche comunque presenti anche nelle altre composizioni, dipingendo scenari di devastazione totale che preludono alla nuova età nucleare. I punti di riferimento stilistici di LKN vanno individuati nei maestri del genere, ovvero band quali MZ412 e Raison D’Etre, con qualche sporadico riferimento agli Ulver più tenebrosi e lunari, il tutto però riletto con personalità e maestria e nell’ottica di un’impostazione animata dal più profondo odio nei confronti della razza umana. Un viaggio allucinato e perverso nei meandri più bui della sofferenza e della disperazione.
