Mercy Of Devil supports: alcoholism, prostitution, tabagism, mosh, masturbation, sadomasochism… and your sister!!! Sarebbe sufficiente questa frase, che campeggia all’interno del booklet di questo ep autoprodotto, per descrivere nel migliore dei modi l’attitudine grezza e primitiva di questo quartetto di pazzi proveniente da Pordenone, che esordisce con venti minuti scarsi di black thrash old school che si assesta nel solco della tradizione di gruppi storici quali Venom, Possessed, Sarcofago, Sodom e Kreator. Un assalto frontale spietato e senza tregua che può contare su riff semplici ma taglienti, su vocals al vetriolo, su una sezione ritmica lineare ma tellurica, devastante e veloce quanto basta, nonché su vocals deliranti e deviate inneggianti a sesso, satana, odio e alcol. Un prodotto che fa della coerenza e della fedeltà a un certo tipo di sound e di modo di intendere il metal estremo i propri punti di forza, che trasuda passione e sangue da ogni singola nota, fregandosene altamente di ogni raffinatezza e di ogni superfluo orpello: qui c’è solo sostanza, una sostanza fatta di grande abnegazione, ammirazione sconfinata per i grandi nomi del passato prima citati e tanta voglia di ricalcarne le orme. Ottimo l’artwork del disco, davvero professionale; una nota di demerito va invece alla registrazione, giustamente ruvida e minimale ma assai artigianale, tanto da rendere le songs a tratti eccessivamente confusionarie e poco fluide. Un prodotto comunque valido, che non mancherà di ritagliarsi il proprio spazio nell’affollato panorama underground nostrano.
