Band marchigiana, gli Acheronte esordiscono sulla lunga distanza con questo “Ancient Furies”, sotto l’egida della sempre attivissima etichetta russa Satanath Records. Siamo di fronte ad un concept dedicato ad alcune tra le figure di condottieri più sanguinari della storia umana (tra gli altri Alessandro Magno, Vlad Tepes, Attila, Diocleziano) ed a questa tematica fa da perfetto contraltare una musica altrettanto violenta e grondante sangue. Un war black metal furiosissimo che sconfina a tratti nel death più guerrafondaio, con alcuni passaggi moderatamente epici e sporadici rallentamenti: questo è ciò che sentiremo dopo aver premuto il tasto play del lettore, senza variazioni di sorta e senza un attimo di respiro. Se lo scopo dei nostri era quello di creare un monolite di rabbiosa brutalità sonora, bisogna riconoscere che l’obiettivo è stato centrato in pieno, grazie ad una manciata di brani vorticosi e disumani, calati in un’atmosfera sulfurea ed impregnati del calore dell’inferno, con richiami che vanno di volta in volta ai vari Revenge, Diocletian, Destroyer 666, oltre che agli immancabili ed imprescindibili Marduk. Il rovescio della medaglia è dato, come facilmente intuibile da quanto detto finora, dall’assoluta immobilità stilistica di un disco che non si muove dai binari prescelti e che fa dell’assalto belluino la sua più efficace (e sostanzialmente unica) arma: è questo forse il maggior scoglio da superare all’ascolto, unito ad una registrazione che ho trovato leggermente caotica, a parziale discapito di un furore primordiale che avrebbe forse trovato miglior sfogo attraverso suoni più definiti e potenti. Ma si tratta tutto sommato di difetti non gravissimi: i sostenitori del black più assassino e parossistico avranno di che soddisfare i loro insani appetiti ed è soprattutto a loro che consiglio l’ascolto.
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