È davvero affascinante la proposta di Onirism, solo project transalpino del factotum Vrath (all’anagrafe Antoine Guilbert), che finora ha dato alla luce soltanto produzioni rigorosamente indipendenti. “The Well Of Stars”, che segue a distanza di pochi mesi il full length “Cosmic Dream”, è un ep di lunga durata in grado di dipingere con pochi ed efficaci tratti scenari cosmici ed onirici, in perfetta sintonia con il monicker prescelto. Il viaggio alterna estesi squarci strumentali ad episodi di black metal atmosferico e sinfonico, accompagnando l’ascoltatore tra luoghi magici e momenti di più spinta e tragica magniloquenza. Le ampie cornici dove è assente il cantato (parti I e III) sono caratterizzate da un tocco fiabesco e da derive medieval-folk che potrebbero chiamare in causa il primo Mortiis, con tastiere ora eteree ora epiche, a disegnare la colonna sonora di un qualche ipotetico film a tema fantasy. I restanti pezzi (sui quali spicca per bellezza, immediatezza e coinvolgimento emotivo “The Well Of Stars Part IV”) beneficiano di un drumwork sufficientemente violento e di un graffiante muro chitarristico, nelle crepe del quale si insinuano le linee di synth a creare sfondi indefiniti ed irreali. Sicuramente la musica di acts quali Limbonic Art, Octinomos, Parnassus e Nasheim è per molti versi accostabile a quella di Onirism, che – pur non essendo completamente originale – conserva tuttavia, ed apprezzabilmente, un mood più immaginario e favoloso, come testimonia anche la cover dal sapore settantiano. Tutti coloro che non disdegnano le (moderate) sperimentazioni ed amano i trip stellari troveranno elementi di sicuro interesse in questo “The Well Of Stars”, disco fresco ed ispirato: la Francia si dimostra ancora una volta fucina di talenti da tenere sott’occhio.
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