Prima fatica sulla lunga distanza dei greci The One, solo project di Evil Dark, già mente e motore di Macabre Omen ed Aere Aeternus. Questo “Guardians Inhuman”, che contiene song risalenti al biennio 1998 – 1999, è un album per diversi aspetti sorprendente e spiazzante, che presenta diverse idee e spunti interessanti, non riuscendo tuttavia a svilupparli in modo del tutto coerente e compiuto. Innanzi tutto l’uso, non so fino a che punto effettivamente voluto, di una registrazione molto bassa e pastosa, se conferisce ai pezzi un feeling incredibilmente lugubre e malsano, risulta poco fruibile e non consente di cogliere tutte le sfumature di umore che arricchiscono le varie tracce. Il black metal del nostro è semplice ed elementare ma davvero strisciante ed inquietante, ipnotico e circolare, caratterizzato da ritmi mai troppo sostenuti e da un andamento atmosferico ed avvolgente che crea un senso di inquietudine diffusa decisamente opprimente. Su tutto spicca il cantato, che non può definirsi veramente tale, in quanto Evil Dark si limita a recitare i testi con voce demoniaca e sospirata, vomitando sull’ascoltatore i propri rantoli di filosofica e superba misantropia e le proprie infernali profezie di morte e distruzione. Si tratta di un lavoro indubbiamente originale, che indulge però sulle medesime soluzioni per tutta la sua durata, tanto che si fatica a distinguere un pezzo dall’altro, risultando alla lunga eccessivamente pesante e monotono; comunque un prodotto discreto, a cui vale sicuramente la pena dedicare qualche ascolto.
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