“Introspective Contemplation Of The Microcosmus”, ep originariamente pubblicato in formato tape limitata a 150 copie dalla Caligari Records ed ora ristampato in formato cd dalla Terror Of Hell Records, è il secondo lavoro dei varesini Hadit e segue il debutto “Creating A Kult” del 2013. Contrariamente a quanto potrebbe far pensare il titolo, quella che ci propone il gruppo nostrano non è affatto musica introspettiva o meditativa. Siamo invece di fronte da un grezzissimo ed ultracavernoso blackened death metal, caratterizzato dall’alternanza tra assalti brutali e sanguinosi e rallentamenti fangosi e soffocanti, con un sostrato lirico a base di occultismo e tematiche a sfondo lovecraftiano. La proposta degli Hadit non vuole essere originale e mostra chiaramente le proprie influenze, chiamando in causa a più riprese i vari Incantation, Teitanblood, Necros Christos od anche i primi Arkhon Infaustus nei passaggi più furiosi ed annichilenti, ma colpisce nel segno perché estremamente esplicita e dannatamente old school. Il rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che l’orecchio meno allenato potrà trovare fastidiose la produzione approssimativa e la caotica cacofonia che spesso impasta le trame chitarristiche e le vocals profonde e gutturali, rendendo il tutto a tratti confusionario. Ma va bene così, perché questo evidentemente è ciò che gli Hadit vogliono suonare e sicuramente con una pulizia maggiore questo genere perderebbe il fascino ancestrale e belluino che possiede. Discreto prodotto dell’underground italiano, che merita certamente un ascolto.
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