Secondo demo, limitato a settanta copie numerate a mano, per questa band proveniente da Recanati dopo l’esordio “Bellum Contra Deum Unum” risalente al 2004. L’approccio compositivo dei nostri non è cambiato di una virgola, restando ancorato ai più classici stilemi del raw black metal gelido e ultra grim di matrice prettamente nordica, con richiami ai vari Darkthrone, Gorgoroth etc. Il riffing è impastato e zanzaroso all’ennesima potenza, sostenuto da una sezione ritmica estremamente lineare, con un suono di batteria stile “pentolaccia” e vocals laceranti e diaboliche. Il gruppo nostrano punta tutto sull’attitudine e ci propone un lavoro elementare ma efficace ed evocativo nel suo grezzume primordiale, riuscendo pienamente nel proprio intento. La registrazione è decisamente artigianale per non dire casereccia, ma proprio per questo riesce a conferire a questo prodotto quell’aura maligna e primitiva che lo rende così spontaneo e radicale. Interessante il concept, con testi in latino incentrati sulle invasioni longobarde e la decadenza dell’impero romano; “Pestilentia Maxima” è tratta dalla medievale “Historia Langobardorum” di Paolo Diacono. La bonus track “The Return Of Pagan Darkness” è invece dedicata alla scena black polacca di metà anni novanta, ed in effetti presenta qualche eco del sound di gruppi quali Graveland e Veles. In definitiva un buon demo di puro italic black metal che dimostra come la tradizione true sia viva e vegeta nel nostro paese e che spiana la strada ai Morkal verso il debutto sulla lunga distanza.
Sign in
Welcome! Log into your account
Forgot your password? Get help
Password recovery
Recover your password
A password will be e-mailed to you.