Auriga – VII-Dimensions Of Asymmetry

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“VII-Dimensions Of Asymmetry” è la seconda fatica dei libanesi Auriga (è proprio vero che il black metal non ha ormai più confini) e segue a due anni di distanza il debutto “Reflection Of The Magestic” pubblicato nel 2014. Il disco esce sotto l’egida della nostrana Avantgarde Music, etichetta che ultimamente sembra davvero essersi specializzata in prodotti legati a sonorità ambientali e spaziali (lo dimostrano le recenti edizioni dei lavori di Astral Path e Mesarthim, tra gli altri). Anche gli Auriga seguono il sentiero tracciato tra gli spazi celesti qualche anno or sono da realtà di maggior rilievo come Darkspace e Midnigth Odyssey e ci propongono un black metal torbido ed avvolgente, mitigato da ampi squarci ambient ed atmosferici. Sotto questo punto di vista sono davvero ottime le sperimentazioni tastieristiche dell’iniziale “Floating Through Infinity” e della conclusiva “Crossing The Horizon”, pezzi di lunga durata costruiti su trame asimmetriche di sintetizzatore, che incorniciano alla perfezione il percorso musicale del disco, tra stelle ormai defunte e nebulose fredde e distanti. L’elemento black è comunque ben presente e l’aggressività di certo non manca, anche se le chitarre più che ferire a sangue l’ascoltatore sono tese a creare passaggi indistinti e fumosi, quasi a descrivere attraverso le note l’assoluta insignificanza dell’uomo al cospetto dell’immenso ed indifferente vuoto interstellare. La prima parte dell’opera è sicuramente quella più riuscita: “Catenulate Ornaments In A Cosmic Creation”, “The Ceasing Legacy Of Utu” e “Our Lust, The Siren” sono lunghe suite nelle quali gli elementi maggiormente caratterizzanti della musica degli Auriga risultano ben bilanciati e si ha quasi la sensazione di essere dispersi alla deriva nel cosmo, come la Discovery One nel famoso film di Kubrick. Decisamente meno convincente è invece “Lingering Echoes Of The Past”, pezzo ridondante diviso in due parti, che non aggiunge nulla al lavoro, il maggior difetto del quale resta però il suono eccessivamente plastificato della drum machine, che salta immediatamente all’orecchio e, pur non inficiando del tutto la resa complessiva, risulta piuttosto fastidioso. Tra luci e qualche ombra “VII-Dimensions Of Asymmetry” mette comunque in evidenza un’urgenza creativa spesso assente in molti altri progetti similari per approccio e sonorità, che si limitano a ricalcare senza un minimo di personalità quanto fatto dai pionieri del genere. Ascolto senz’altro consigliato.

REVIEW OVERVIEW
Voto
70 %
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auriga-vii-dimensions-of-asymmetryTRACKLIST <br> 1. Floating Through Infinity (Intro); 2. Catenulate Ornaments In A Cosmic Creation; 3. The Ceasing Legacy Of Utu; 4. Our Lust, The Siren; 5. Lingering Echoes Of The Past (Part I); 6. Lingering Echoes Of The Past (Part II); 7. Crossing The Horizon (Outro) <br> DURATA: 37 min. <br> ETICHETTA: Avantgarde Music <br> ANNO: 2016