“Witchcraft” è la seconda fatica sulla lunga distanza per gli Obtained Enslavement, band norvegese attiva fin dal lontano 1989 ed oggi sciolta, tra le più significative nell’ambito del così detto symphonic black metal, ma anche tra le più (ingiustamente) sottovalutate a vantaggio di altri gruppi che, a torto o a ragione, ricevettero maggior visibilità e di conseguenza maggior riscontro economico. Il combo capitanato dal singer Pest, ai tempi un quintetto, riuscì invece ad incarnare alla perfezione lo spirito oscuro e magico di cui l’autentico sound sinfonico dovrebbe farsi portavoce dando vita ad uno stile che, pur accostabile ai primissimi Dimmu Borgir o ai Seth di “Les Blessures De L’Âme”, mantenne costantemente una sua specifica ed autonoma identità, ben riconoscibile anche nelle successive releases. Ciò grazie soprattutto ad un uso oculato delle tastiere, mai ridondanti né eccessivamente barocche, sempre intente a creare orchestrazioni maligne e soffuse, intrise di drammatica e griga malinconia, che fungono da perfetto accompagnamento al riffing tetro e maestoso delle songs, sottolineandone in maniera magistrale ogni cambiamento di umore ed atmosfera. Sotto questo punto di vista gli Obtained Enslavement mi hanno da sempre ricordato i primi lavori targati Abigor, perché capaci come la band austriaca, anche se in un modo del tutto diverso, di trasmettere un senso nostalgico e arcano di misticismo diabolico e astrale colmo di pathos nero. I pezzi sono tutti sopra la media ma in particolare l’opener “Veils Of Wintersorrow”, “Torned Winds From A Past Star” e “The Seven Witches” rappresentano l’apice compositivo dell’album, con le loro macabre melodie pregne di sulfurea tristezza. Gli Obtained Enslavement sono sicuramente un gruppo da rivalutare, anche se la loro morbosa magniloquenza potrà risultare indigesta a quanti pensano che black metal sinfonico sia sinonimo di vampirelli e stronzate gothiche assortite. Lasciate che il puzzo delle ossa delle streghe bruciate sul rogo secoli fa penetri in profondità nelle vostre anime corrompendole nella loro più intima essenza…
