Dalle profondità più oscure e marcescenti dell’underground tedesco emergono Grausamkeit e Khaomega, a regalarci questo “Anfahrt Liegend Kranke”, split pubblicato dalla Narbentage Produktionen in collaborazione con Dominance Of Darkness Records e Walpurgisfeuer in edizione limitata a 666 copie (ovviamente), numerate a mano. Grausamkeit è una one man band dietro la quale si nasconde il folle mastermind Black Spell Of Destrukktion, che ha all’attivo almeno una trentina di progetti, tutti rigorosamente “old skull”. La proposta si sostanzia in un black metal ruvidissimo, zanzarosissimo, impastatissimo e caratterizzato da una registrazione al di sotto della soglia di sicurezza, nel senso che ho ascoltato demo registrati cento volte meglio. Riffing caotico, batteria stile pentolaccia e rantoli demoniaci alternati a vocals ubriache e stonatissime, per un prodotto che più “trve nekro kvlt” non si può, sulla scia di Black Funeral, Hellkult e Belketre (ed in effetti lo spirito e l’attitudine sono proprio quelli delle Legiones Noires del tempo che fu). Vista la scarsa lucidità compositiva ed esecutiva non è un caso che il nostro amico – che, a giudicare dalle foto, può vantare le occhiaie più grandi del mondo – inneggi nel booklet all’uso e all’abuso di droghe pesanti, recuperando la campagna “never stop the madness” che altri prima di lui avevano ideato. A chi interessa un prodotto di questo tipo? Boh… a me comunque è piaciuto, non fosse altro che per il senso di disagio e malsana paranoia che trasuda da ogni singola nota. Grausamkeit vince il premio simpatia ed una menzione d’onore per la prima song black metal col fischio (ascoltare per credere). La musica cambia con i Khaomega, non solo perché la produzione è degna di questo nome ma anche perché il genere proposto è molto differente. Si tratta di un duo, composto da Nordan agli strumenti e Frater Epitheton alla voce, che prima di quest’uscita pare componessero musica solo per se stessi, senza divulgarla (questa storia l’ho già sentita e lascia sempre il tempo che trova). Ad ogni modo i nostri riescono a diversificare la loro proposta quel tanto che basta per renderla sufficientemente interessante, aggiungendo ad una base black metal piuttosto tradizionale diversi ingredienti: sprazzi industrial, momenti più thrasheggianti, incursioni melodiche e perfino qualche breve arpeggio acustico; il tutto condito da un concept a base di occultismo senza limitismo. Il risultato finale non è affatto male e sembra una versione sotto acido (parecchio) dei Mysticum. Ed è un peccato che il progetto, stando alle notizie reperite in rete, abbia in pratica già cessato la propria attività. In conclusione: la coppia di gruppi non è omogenea ma risulta ben assortita ed accomunata dalla pazzia. E quindi compratevi questo cd, che una roba così malata nella vostra collezione forse ancora non ce l’avete.
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