Interessante split per due realtà nostrane di indubbio valore. I torinesi Cold Void mi erano pressoché sconosciuti e mi hanno favorevolmente colpito col loro black metal intriso di oscurità e costellato di numerosi passaggi dal sapore dark e psichedelico, un’amalgama davvero ben concepito che mi ha in qualche modo ricordato, fatte ovviamente le debite proporzioni anche per quanto riguarda le differenze di sound e di genere proposto, il feeling degli ultimi Enslaved. Il quartetto piemontese riesce a mantenere un costante senso di tensione che anima i pezzi senza far perdere loro neppure un’oncia di violenza ed aggressività, un equilibrio già sufficientemente maturo, benchè si tratti in pratica della prima prova del gruppo se si esclude il demo “Frostbane’s Gate” del 2003, tra momenti introspettivi dal sapore astrale e doomeggiante e passaggi più rocciosi carichi di una furia sempre precisa e controllata e per questo ancora più letale. La produzione è nitida e chirurgica ed esalta ulteriormente il lavoro dei nostri, impreziosito anche dalla energica cover degli Exploited “Porno Slut”. Sapevo invece già cosa aspettarmi dai bolognesi Tod, da sempre fautori di un black metal old school marcio e grezzo in pieno Darkthrone style ed in effetti i pezzi presenti in questo split seguono fedelmente il copione dettato dai maestri norvegesi, risultando forse leggermente penalizzati dalla chiarezza della registrazione, la quale, ottima per la proposta dei Cold Void, risulta invece piuttosto inadeguata per quella dei Tod, facendo perdere alle composizioni quel flavour “true” che una produzione più casereccia avrebbe al contrario sottolineato. Le songs, pur seguendo gli stilemi più classici del genere, sono comunque di buona fattura, compresa la cover dei Tiamat “Do You Dream Of Me?”, scorrono piacevolmente, senza particolari cadute di tono ma neppure senza momenti eccezionalmente entusiasmanti. In definitiva un prodotto appetibile specie per i cultori dell’underground italico per due band oneste e dedite con convinzione alla musica nera.
