I Demoncy, attivi fin dal lontano 1988, sono una consolidata realtà nell’ambito dell’underground statunitense e, dopo la consueta trafila di demo ed il debutto sulla lunga distanza “Joined In Darkness” del 1999, giungono con questo “Empire Of The Fallen Angel” al secondo full length. Le sonorità del quartetto di Atlanta sono molto vicine a quelle dei connazionali Kult Ov Azazel, anche se meno ferali e più ricercate tecnicamente, pulite e chirurgiche. È chiaramente percepibile fin dalle prime note la pesante influenza della scuola svedese classica, quella di gruppi quali Dark Funeral, Naglfar e Setherial, tanto nella sezione ritmica, quasi sempre impostata su velocità elevate, quanto nel riffing, carico di sinistre ed evocative melodie. Benchè piuttosto derivativa la proposta dei nostri risulta piacevole, sia per la maestria compositiva messa in campo dal combo americano, innegabile vista anche la lunga militanza sulla scena, sia per la compattezza delle songs, tutte potenti, precise, di durata non eccessiva e per questo maggiormente fruibili. Il gruppo dimostra di essere a proprio agio anche nei passaggi più cadenzati regalandoci con “Sepulchral Whispers” e “Warmarch Of The Black Hordes” due mid tempo sulfurei e visionari sullo stile dei Marduk di “Opus Nocturne”. Il feeling generale dell’album è gelido e tagliente ed il lavoro, pur non facendo gridare al miracolo, non presenta momenti di stanca né particolari cadute di tono. In definitiva un’opera onesta forgiata nelle fiamme dell’inferno da un gruppo di gregari di lusso, che non scontenterà di certo gli amanti delle sonorità più demoniache ed assassine.
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