“Pure Black Disease”: un titolo che esprime perfettamente gli intenti di questa ormai defunta band svedese, ovvero inscenare musicalmente l’odio e la repulsione nei confronti della razza umana che, come un’orrendo parassita, infesta la superficie della terra. La chiamata dei demoni dalle profondità dell’inferno, violenza allo stato puro, un assalto frontale di potenza devastante che annichilisce l’ascoltatore dalla prima all’ultima nota senza un solo attimo di respiro. La proposta dei nostri, qui alla loro ultima fatica, si pone sulla scia di gruppi quali Niden Div. 187 e vecchi Zyklon-B, ovvero un war black metal guerrafondaio e marziale, sporcato con qualche influenza industrial, percepibile soprattutto nell’incipit delle varie songs, e imbastardito con massicce dosi di death metal. L’elemento death è particolarmente accentuato nel songwriting dei Nephenzy Chaos Order che risulta molto quadrato e roccioso, caratterizzato da riff granitici e poderosi nel solco dei vari Vader, Behemoth, Cadaver o degli stessi Zyklon. Sarà un piacere lasciarsi travolgere dalle terremotanti “Thou Who Parts Flesh” e “Death Manifesto” o lasciarsi contagiare dalle vocals filtrate della venefica “Control”. Ogni brano è una colata lavica, una dose letale di gas infetto e tutto l’album è un vero monolite di brutalità virale scagliato con precisione chirurgica contro ogni schifosa forma di vita nel nome della distruzione pura e semplice, un manifesto black-death di disagio e repressione. “The Earth Has Skin And That Skin Has Diseases: One Of This Disease Is Called Man…”
