“Europa Europae”, full length in edizione limitata a cinquecento copie numerate a mano, rappresenta l’esordio sulla lunga distanza per Mors Summa, progetto romano di puro NSBM dietro al quale si cela Summanus, già mente e motore dei validi Hirpus. Lo stile è abbastanza tipico per il genere proposto e l’album alterna episodi velocissimi e carichi di violenza incondizionata e iconoclasta a momenti più ragionati ed evocativi, ben sorretti da un tappeto di tastiere soffuso e dal flavour vagamente epico in stile primi Graveland o Infernum. L’opener “Howlings From The Forest Of Old”, lunga suite della durata di quasi nove minuti, si apre con un’intro ambient militaresco molto classico per poi esplodere in un riff serratissimo ed assai cupo, sostenuto da una drum machine programmata su velocità elevatissime, e costituisce senza dubbio l’episodio migliore del lotto nel suo equilibrio tra rabbia distruttiva e meditazione filosofica. Le altre song scorrono piacevoli su livelli qualitativi più che accettabili pur senza far gridare al miracolo; “Actaeon” è un pezzo furioso e carico di pathos drammatico il cui testo è tratto dall’ominimo poema di Ezra Pound “Actaeon: The Coming Of War”; buona anche la conclusiva cover di “Werwolf” degli Intolleranza, caratterizzata da un uso fortemente tragico ed “emotivo” delle tastiere. La produzione grezza e ruvida è perfettamente in linea con la proposta dei nostri. Le liriche, ispirate dal pensiero e dall’opera di Julius Evola, trattano della perduta grandezza dll’Impero Romano e della possibile unità spirituale dell’Europa da ricostruire sulla base degli antichi valori. Questo “Europa Europae” è a conti fatti un lavoro sentito e sincero, di discreto valore, che piacerà soprattutto ai sostenitori delle sonorità più intransigenti contaminate da pesanti influenze esteuropee ma che non potrà dispiacere anche a tutti gli altri. Deo Omnivm Initiorvm Iano Dicatvs…
