Band francese nata nel 2011, i Black March esordiscono sulla lunga distanza con questo “Praeludium Exterminii”, via Throats Productions, dopo aver dato alle stampe l’ep “Oderint Dum Metuant” nel 2014. I nostri ci propongono una quarantina di minuti di ferale black metal, caratterizzato da un riffing tagliente e veloce e contaminato da qualche sprazzo melodico e da massicce dosi di thrash d’annata. A voler fare dei paragoni si potrebbero chiamare in causa gruppi come primi Marduk, Temple Of Baal o i nostrani Death Dies. I pezzi sono ficcanti e appuntiti come coltellate letali: i transalpini badano al sodo, senza troppi fronzoli, colpiscono duro con l’intento preciso di far sanguinare l’orecchio dell’ascoltatore. La commistione tra black e thrash non rappresenta di certo una novità ma è quasi sempre votata unicamente all’assalto frontale e alla violenza cieca: i nostri invece prediligono un approccio più chirurgico e studiato, dando anche prova di una certa abilità tecnica, ad esempio nei numerosi assoli che costellano le canzoni, e conferendo al tutto un’apprezzabile atmosfera nera e maligna, resa ancora più palpabile proprio grazie agli inserti melodici di cui si parlava prima e da qualche breve interludio di pianoforte. Buona anche la prova vocale del singer Marie, dotato di un’ugola al vetriolo e di un cantato decisamente potente. In conclusione siamo di fronte a un lavoro caustico e affilato, che non spariglia più di tanto le carte ma che fa fare senz’altro bella figura al quintetto di Tolosa. Consigliato agli amanti del black-thrash ruvido ma con un tocco melodico: un gruppo che lascia intravedere comunque ulteriori margini di miglioramento.
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