Duo austriaco formato da Essark e Tenebris, i Nocturne non possono certo dirsi una band molto prolifica dal momento che in oltre dieci anni di attività hanno pubblicato soltanto un demo (“Nahas”, di recente ristampato dalla misconosciuta Talheim Records) e questo omonimo debutto sulla lunga distanza, fuori per la francese Unlight Productions, costola della ben più nota Drakkar Productions. I nostri sono fautori di un black metal dinamico e moderno, aggressivo quanto basta ma senza timore di lasciarsi contaminare da melodie e tastiere. Ed anzi il lato più atmosferico della loro proposta è anche quello che risulta più convincente, specie quando si vira verso lidi dal sapore quasi dark/sinfonico (ne sono un buon esempio l’ottima title track, sospesa tra furiose esplosioni ed occulto romanticismo, e la più epica “He Before Whom The Sky Shakes”, che rappresenta forse il picco compositivo dell’album). Il cantato segue questa doppia linea emozionale con l’alternarsi – che ormai non sorprende più ma che risulta comunque efficace – tra uno screaming cupo e potente e parti in clean vocals decisamente espressive. In questo contesto non appare fuori luogo la cover finale di “Sign Of The Dark” – vecchio pezzo di De Infernali (side project niente meno che di Jon Nodtveidt dei Dissection) cantato nella versione originale da Dan Swano (due personaggi che non hanno di certo bisogno di presentazioni) – reso con un adattamento più metallico e meno elettronico. Siamo in definitiva di fronte ad un buon esordio, che mescola in un accettabile equilibrio la tradizione con suggestioni musicali di varia natura e c’è da augurarsi che i nostri non ci facciano attendere altri dieci anni per il successore.
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