Era da tempo che non ascoltavo un demo di black metal sinfonico suonato con così grande convinzione e perizia. Devo quindi rivolgere i miei sinceri complimenti a questi ragazzi per aver avuto il coraggio di pubblicare un lavoro del genere, in un periodo in cui le sonorità sinfoniche, dopo aver goduto di enorme visibilità ed aver vissuto il loro momento d’oro (anche da un punto di vista commerciale) nella seconda metà degli anni novanta, sono oggi da tutti neglette e considerate poco di “moda”. Trio proveniente dalla capitale, formato da Trukus Trukulentus, Lord Trevius e Borius The King, i Nazgul Rising sono giunti al loro terzo demo. Non ho avuto modo di sentire i primi due, ma questo “Let The Evil Arise” mi ha davvero sorpreso per la freschezza del songwriting e per l’evidente voglia del gruppo di suonare ciò che più piace ai suoi componenti, senza badare più di tanto ai trends del momento, qualità, questa, che a mio giudizio va sempre e comunque premiata. Le quattro tracce di questo demo sono molto compatte e costruite secondo il medesimo schema compositivo, con chitarre che restano in primo piano e tessono trame oscure e lunari, ben sostenute da un uso sapiente e mai invasivo o barocco delle tastiere, che creano atmosfere drammatiche e notturne degne di una foresta tolkeniana. Buona anche la prova del singer che sfoggia un cantato in linea con lo stile prescelto ma abbastanza efficace. I riferimenti stilistici dei nostri sono rintracciabili nei Dimmu Borgir di “For All Tid” e, soprattutto, negli ingiustamente sottovalutati Obtained Enslavement, con un mood lievemente più epico. Un applauso ai Nazgul Rising. Nell’attesa del full length che spero sia di prossima pubblicazione, gustiamoci questo validissimo antipasto…
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