Furioso split cd, che esprime in modo palese fin dal titolo i propri bellicosi intenti, tra due realtà emergenti dell’affollato panorama underground italico. Lord Of War è al suo secondo demo dopo “In The Sign Of The Black War” e propone un black metal semplice ed essenziale (molto lontano dall’altro suo progetto, Athanor, dedito ad un black / death metal di vecchia scuola) che annovera tra le sue fonti d’ispirazione gruppi quali Darkthrone, Ildjarn e Judas Iscariot. Il songwriting non è sempre di qualità elevatissima e soltanto la conclusiva “Eternal Victory” è sopra la media, sostenuta da un riff decisamente efficace, ma i pezzi si lasciano comunque ascoltare con piacere, ad esclusione degli intermezzi rumoristici abbastanza avulsi dal contesto e piuttosto superflui. La freddezza mortifera e la linearità compositiva delle songs mi hanno ricordato molto da vicino i Winds Of Funeral, per citare una band del nostro paese. Una prova dignitosa, anche se di certo non eccelsa, per questa nuova tenebrosa e gelida creatura nostrana. Altrettanto dediti alla tradizione sono i Flagellator, infernale trio composto da Bonestorm alla chitarra, Goatkiller a voce e basso e Assassin alla batteria, che si propone di recuperare l’eredità di gruppi storici sepolti dalla polvere del tempo e da troppi ingiustamente dimenticati, come Sarcofago, Bestial Warlust, Von, Profanatica, Possessed, Hellhammer, Angelcorpse e Old Funeral. La proposta dei nostri (già autori di due demo: “United By The Hatred Army” e “Nuclear Madness”, e coinvolti in altri interessanti progetti come BlackStream, Hanged In The Crypt, Merciless Onslaught e Orgiastic Funeral, questi ultimi due vicini alle sonorità dei Flagellator) si attesta infatti sulle coordinate blasfeme e demoniache di un black / death / grind estremamente violento e senza compromessi, grondante sudore e sangue e sporcato da una produzione marcissima, tanto che i brani sembrano registrati in presa diretta. La band riesce perfettamente nel proprio intento di creare un maelstrom sonoro caotico e disturbante, devoto alla guerra in ogni sua forma e rieccheggiante i fasti di un passato in cui le distinzioni tra i vari generi dell’estremo non erano ancora così nette ed invalicabili come oggi e la malvagità si esprimeva incondizionatamente in un gorgogliante e morboso impasto di violenza e attitudine. Un lavoro a tratti ancora acerbo ma interessante proprio perché selvaggio e assolutamente autentico. Al di là della musica il mio personale plauso va ai ragazzi di Lord Of War e Flagellator per la passione e l’amore per il metal estremo che traspare da ogni nota di questo split. Eccezionale l’artwork interamente realizzato a mano, a matita, davvero originale e ben fatto.
