A differenza di molti altri gruppi, specialmente italiani, gli Hellterror League sembrano essere genuini, non avere eccessive pretese e, soprattutto, non prendersi troppo sul serio. L’intento dei nostri (e ci riescono benissimo) è quello di fare casino a suon di thrash/black metal d’annata (o southern black ’n’ roll, come lo definiscono loro), dando libero sfogo alla loro attitudine grezza ed ignorante, che si manifesta anche con un piglio lirico talmente esagerato ed idiota da far apparire i Venom degli eleganti e fini poeti. Il trio piemontese in questo “Hell-Qaeda Rock ’N’ Roll” – esordio sulla lunga distanza che segue di tre anni l’ep di debutto “For Satan We Ride”, rispetto al quale gode di una registrazione decisamente più potente e nitida – prosegue un discorso stilistico incentrato sul recupero del marciume old school, attraverso un songwriting lineare e d’impatto, che trae ispirazione da Carpathian Forest, Impaled Nazarene e ultimi Darkthrone (e – perché no? – anche dai nostrani Whiskey Ritual, che come sonorità ed approccio generale sono decisamente affini), affondando però le proprie radici nel sound ottantiano che sta alla base di tutta la successiva evoluzione del metal estremo (Bathory, Hellhammer ed i già citati Venom). In questo contesto non può mancare il più classico dei riferimenti, ovvero quello ai Motörhead del recentemente scomparso Lemmy Kilmister, esplicitamente omaggiati dalla veloce e punkeggiante “Motordemon”. Non aspettatevi quindi raffinate sperimentazioni ma neppure insensata cacofonia, perché gli Hellterror League sanno suonare quello che vogliono suonare e, a tratti, dimostrano anche di possedere discrete capacità compositive ed esecutive: i pezzi infatti si susseguono letali ed aggressivi; brevi schegge di follia che vanno a colpire l’ascoltatore come un pugno nello stomaco. Che altro potrei aggiungere? Se siete di cattivo umore, scolatevi una birra (magari anche due) e mettete nel lettore cd questo “Hell-Qaeda Rock ’N’ Roll”: la vita tornerà a sorridervi!
