Vinterbris (in italiano “brezza invernale”) sono un giovane gruppo prog black di Bergen, e, malgrado l’artwork esterno non proprio riuscitissimo (che però ben si riscatta nel booklet), il loro debutto sulla lunga distanza, “Solace”, ha qualità e intensità da vendere. Sulla falsariga dei migliori Enslaved, Helheim e Primordial degli ultimi anni, i quattro norreni procedono incorporando nella classica matrice black nazionale corpose intelaiature melodiche e sovrastrutture armoniche, creando ampie e variegate atmosfere, grazie a una mutevole alternanza di soluzioni che vanno da scorci acoustic-folk a riff thrashy e groove al limite del death. Tale varietà ha il notevole pregio della sintesi, qualità con cui soprattutto i due axemen Skar e Nøstdal procedono con invidiabile lucidità e linearità, laddove molti anche più scafati colleghi delle sei corde finiscono per perdersi nel mare magnum della sovrabbondanza fine a se stessa. Il risultato è dunque un disco che vince e convince per concretezza, ed entusiasma per freschezza, delineando un’ottima traduzione pratica di un sound di non facile interpretazione e non immediata fruizione, entrambe missioni che ai Vinterbris sono riuscite benissimo. Svegli, pragmatici ma soprattutto talentuosi, i quattro di Bergen colpiscono come un fulmine a ciel sereno, più che una timida brezza invernale. Promossi su tutta la linea… tranne la copertina, che resta inguardabile!
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