“Inæris is a collaboration between two individuals with a similar musical concept. A minimalist project meant to capture a feeling of beauty, sadness, and overcoming”. Voilà, biglietto da visita didascalico ma ben fatto, per questo giovane duo americano, artefice di un omonimo debutto chiaramente ispirato dai migliori Agalloch, Fen e Alcest, e già in grado di tradursi in sorprendente qualità ed efficacia. Merito soprattutto dei validi intrecci chiarristici di Jake e Jori, axemen di tutto rispetto, malgrado la giovane età, e in possesso di gusto e maturità compositiva. “Inæris” riscatta a buon diritto quell’atmosfera rurale e bucolicamente dark dei titoli d’esordio delle band succitate, confermandone, a distanza di tempo, la fondamentale importanza all’interno del genere, ma anche la centralità nelle rispettive discografie, malgrado i mutamenti ed evoluzioni successivamente intercorsi. Gestito caparbiamente senza soluzione di continuità, il qui presente omonimo debutto fa della stratificazione melodica e dell’affastellamento sulla lunga distanza i suoi tratti salienti, davvero evocativi di quei paesaggi sonori e concettuali tipici del cosiddetto atmospheric black metal. Tutto considerato, pare scontato e rigoroso avallare l’operato del duo americano, che se sarà in grado di confermarsi anche in futuro su questi livelli, non potrà che far facilmente breccia nei cuori dei fans del genere, i cui beniamini si possono sempre contare sulle dita di una mano. Consigliati.
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