Moonreich – Pillars Of Detest

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Dopo il discreto debutto (“Loi Martiale” del 2011) ed il deludente successore (“Terribilis Est Locus Iste” del 2013), i francesi Moonreich giungono con questo “Pillars Of Detest” al traguardo della terza fatica sulla lunga distanza. Per fare chiarezza, lo dico subito: questo disco si lascia ascoltare con piacere ed è sicuramente superiore al suo predecessore ma ci consegna una band ancora indecisa sulla strada da seguire ed alla ricerca di una propria identità compositiva e stilistica. Il leader Weddir (chitarra e voce) e compagni restano sostanzialmente fedeli ai dettami del classico fast black metal più feroce e guerrafondaio ma contaminano questa loro propensione alla brutalità con divagazioni moderniste, accostabili ora alle tipiche sonorità ortodosse di stampo transalpino ora a fughe post-black/hardcore (come altri gruppi appartenenti alla scuderia della Les Acteurs De L’Ombre Productions: Deluge, Regarde Les Hommes Tomber). Il risultato finale convince soltanto in parte: i momenti più interessanti restano quelli canonici, nei quali il gruppo esprime senza mezzi termini la propria furia iconoclasta (ne sono dei buoni esempi la tellurica “Long Time Awaited Funeral” e la conclusiva suite “Death Winged Majesty”), mentre i passaggi dal piglio più sperimentale mi sono sembrati piatti ed inconcludenti, tanto che la noia è affiorata a più riprese durante l’ascolto, specie a causa di uno screaming monocorde e davvero poco espressivo. Qualche idea c’è ed il lavoro è coinvolgente nei suoi passaggi più granitici e quadrati, esaltati dalla potente produzione curata da Magnus “Devo” Andersson dei Marduk. Se amate gruppi come Gloriori Belli, Temple Of Baal ed ultimi Merrimack, quest’ultima opera dei Moonreich farà al caso vostro ma – se, come spesso si dice, il terzo album è quello della verità – sono convinto che i nostri resteranno nel limbo delle seconde linee ancora per un bel pezzo.