I Triskele arrivano dal Quebec ma all’ascolto di questa loro quarta fatica sulla lunga distanza – pubblicata dalla nostrana Noosextreme, piccola casa discografica indipendente, che sembra essere molto attiva in ambito underground – si respira decisamente aria di Norvegia, tale è il gelo notturno che trasuda da ogni singola nota. “IV” è un lavoro solo in parte inedito, dato che “Permafrost” è la riproposizione di un pezzo già contenuto nella loro opera prima mentre gli ultimi due brani sono dal vivo e non particolarmente significativi, dal momento che la qualità della registrazione è piuttosto approssimativa. Per il resto siamo però di fronte ad un signor disco: raw black metal tagliente e freddo come una tormenta di neve, che sa alternare con sapienza momenti di grezza aggressività di cristallina matrice darkthroniana (l’opener “Origines”) a slanci dal sapore epico e passaggi dal flavour pagan/folk davvero pregevoli nella loro immediata freschezza (ne sono un esempio le bellicose cavalcate “Prenons Les Armes!” e “Les Hommes Du Nord”, senza dubbio gli episodi migliori del lotto per la loro indole furiosa e solenne al tempo stesso). Il sound dei Triskele è fieramente legato alla tradizione ed i nostri non propongono in effetti nulla di innovativo (e non è neppure loro intenzione farlo) ma suonano con la giusta personalità: il loro è un black metal minimale, giocato su un riffing scarno ed essenziale, che punta tutto sul coinvolgimento emotivo, centrando in pieno il bersaglio. La velleità sperimentale non è un valore assoluto e concepire un lavoro “di genere” ispirato e convincente come questo non è certo cosa facile. Complimenti meritati quindi ai Triskele che, insieme ai Nordmen, sono ad oggi i più credibili esponenti del genere nel Canada francofono.
