Esce a ridosso della pubblicazione dell’ultimo full length “Subliminal Genocide” questo ep omonimo del progetto di Malefic, che si dimostra musicista estremamente prolifico, oltre che talentuoso. Inutile aspettarsi da Xasthur qualcosa di diverso rispetto al passato, lo stile inconfondibile di questa nera creatura, cha va oltre la definizione di “depressive”, rimarrà sempre invariato al di là di ogni “evoluzione” o semplice cambiamento stilistico; prendere o lasciare: il nostro sarà comunque esaltato dagli estimatori e odiato dai detrattori. I pezzi contenuti in questo mini superano quella stanchezza compositiva che a tratti affiorava nell’ultimo album e risulta davvero impossibile non farsi risucchiare dall’atmosfera malsana e fangosa che da essi trasuda come un’aura mortifera e pestilenziale. “Instrumental” e “Bubonic Plague” sono le classiche Xasthur songs e non avrebbero sfigurato nel capolavoro “The Funeral Of Being”, putride, lente, avvolgenti come una nebbia fantasmagorica, opprimenti e catacombali. La conclusiva “Doomed By Howling Winds” è una lunga suite, notturna e abissale, con una parte finale vagamente e sinistramente melodica, grigia, lugubre e greve. La produzione è pastosa e claustrofobica, indistinta e marcia, le vocals, lacerate e lontane, dolenti e striscianti, come da copione. Xasthur vi condurrà nelle profondità tetre di grotte umide di muschio, dove l’odore delle ossa in putrefazione sarà la vostra unica compagnia. Buon suicidio…
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