“Açougueiro Brutal Black Metal”… con un titolo del genere è abbastanza facile capire cosa aspettarsi, sopratutto in associazione ai rimandi visivi della combo copertina/logo. I brasiliani Abata Macabro non suonano infatti null’altro di ciò che promettono: primordiale, sporco e ignorante brutal black, memore dei seminali Hellhammer, Beherit e, logicamente, Sarcofago. Piuttosto semplice e prevedibile immaginare dove e come vada a parare il trio sudamericano, sia a livello sonoro che lirico, e giustamente l’ascolto di questo “Açougueiro Brutal Black Metal” è più che altro un divertissement per die-hard fan del genere, che una proposta con reali velleità e/o capacità artistiche. Orgogliosamente indipendenti e DIY, gli Abate Macabro sfoggiano una sanguigna ignoranza che sfocerebbe sicuramente nel ridicolo, se presa eccessivamente sul serio. Nella speranza che i tre loschi figuri si divertano a mascherarsi e declamare assurdità per nostalgia adolescenziale e spirito goliardico, la manciata di brani proposti è la classica mazzata in-your-face del genere, con poche concessioni a rallentamenti e melodie, se non in occasione di pochi momenti strumentali (“Instrumentos Para Um Abate”), impeccabilmente sintetizzata dalla pletorica “Porco Dio”, composizione che un ascoltatore italiofono non potrà che ascoltare contorcendosi dalle risate. A mio parere il bello sta nel riuscire a non prendere le cose troppo sul serio, anche in un genere per sua natura serio e serioso come il black (cfr. la convinta cover di “Unsilent Storms In The North Abyss”), e in questo senso i brasiliani Abata Macabro hanno sicuramente centrato l’obiettivo!
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