Era da tempo che non mi capitava di ascoltare un demo così ispirato ed emotivamente trascinante come questo “Across Long Sunlight Seas” di Khand, one man band proveniente dalla capitale, dietro la quale si nasconde la mente immaginifica di Angbandwolf. Il nostro propone un black metal dalle tinte fantasy, debitore nel sound e nelle atmosfere rarefatte e sognanti degli inarrivabili Summoning (la cover conclusiva di “Morthond” è il doveroso omaggio alla grande band austriaca). Le linee melodiche sono assai semplici e lineari, costruite su poche ma efficaci note di tastiera che evocano gli universi lontani e dimenticati popolati di orchi ed elfi, nati dal genio di Tolkien. La sezione ritmica è quasi effimera, basata unicamente sui battiti cadenzati di una drum machine programmata con estrema sapienza, mentre le chitarre sono pressoché assenti. Anche la voce, raschiata ed evocativa, così come le lyrics, richiama molto da vicino i già citati Summoning. Khand stupisce per la capacità di dar forma e vita con brevissimi ma incisivi tratti di “pennello” ad un feeling potentemente epico e tragico, reso attraverso sonorità e temi non originali ma decisamente coinvolgenti. La Terra di Mezzo, con le sue vicende di eroi immortali sospese ai confini del tempo, è lo scenario ideale per fare da sfondo alla malinconica e nobile disperazione musicata da questa ottima band da tenere sicuramente d’occhio per il futuro.
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