Esce per la brasiliana Hellspike Records la ristampa in versione tape limitata a trecento copie di questo secondo demo dei Mord, originariamente edito dalla Seven Gates Of Hell nel 2004, dopo l’esordio autointitolato dello stesso anno. Il gruppo in questione, da non confondere con l’omonimo combo statunitense nelle cui fila milita anche Malefic degli Xasthur, è un duo proveniente dalla Norvegia, fautore di un black metal veloce e diretto, figlio della tradizione del proprio paese. Il punto di riferimento stilistico dei nostri, come per centinaia di altre true black metal band sparse per il globo, sono ovviamente i Darkthrone, anche se i Mord al classico sound reso immortale dalla coppia Fenriz-Nocturno Culto aggiungono la ferocia esecutiva e la potenza tipiche della scuola svedese, oltre a una certa pulizia dovuta alla produzione targata Necromorbus Studios. Il riffing, come facilmente prevedibile, è piuttosto derivativo e non sempre ispirato nonostante il risultato finale risulti complessivamente dignitoso. Le songs sono abbastanza simili le une alle altre ma non stancano, sia per la brevità del lavoro (in questo caso non un difetto), sia per l’atmosfera morbosa e blasfema che regna sovrana per tutta la durata del disco, il quale a livello di feeling a tratti appare addirittura assimilabile a certi prodotti della scena “religious black metal”, sia per l’attitudine indiscutibile della band. In definitiva questo “Unholy Inquisition” è un’opera non esaltante ma comunque interessante, appetibile per cultori delle sonorità underground più legate alla vecchia scuola, da parte di un gruppo che è già approdato al debutto sulla lunga distanza con “Christendom Perished”, pubblicato sempre nel 2006 e sempre con pezzi non intitolati.
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