Dalla Russia, ecco arrivare i Lycanthropy, furioso trio che con questo disco, pubblicato in edizione limitata a cinquecento copie dalla Lower Silesian Stornghold, giunge al non trascurabile traguardo della quinta fatica sulla lunga distanza, in dieci anni di attività. “A.V.R.E.I.L.” (acronimo per “Anno Volcani, Rex Efferorum, Imperium Lucis”) è una breve bordata dal devastante impatto, che ha nella frenesia compositiva e nell’intento distruttivo le sue principali caratteristiche. I nostri puntano decisamente sull’istinto omicida e sulla volontà di far male all’ascoltatore, sparandogli in pieno volto una miscela micidiale di black-death metal, sospesa in precario equilibrio tra putrescenti sonorità nekro ed il più sanguinolento death vecchia scuola, strizzando l’occhio in questo caso più alla Florida che all’Europa, con alcune derive che lambiscono territori grind, laddove il riffing si fa particolarmente secco, nervoso e spezzettato. Personalmente mi hanno ricordato molto i Debauchery, ma anche gli onnipresenti Marduk (quelli del periodo mediano, a cavallo tra “Panzer Division Marduk” e “La Grande Danse Macabre”, da molti bistrattati ma decisamente influenti su decine di bands) e, perché no, perfino i primi Carcass. L’urgenza sterminatrice incarnata dalla musica trova il suo perfetto contraltare in un concept che in questo caso ci offre gustose divagazioni in tematiche fetish e BDSM alla Carpathian Forest, come dimostrano alcuni inequivocabili titoli come “Porn Cunning Bastard”, “Bondage Slave Bitch” e “Sexual Sadism”, che sono poi, nella loro immediata e ficcante potenza detonante, anche i migliori pezzi del lotto (nell’intro di quest’ultima possiamo anche ascoltare un bel discorsetto pronunciato da una fanciulla evidentemente vogliosa delle peggiori nefandezze). In conclusione: nulla di trascendentale o di originale sotto nessun punto di vista, ma i Lycanthropy dimostrano di saper svolgere il loro sporco lavoro con la necessaria dose di cruda violenza; la breve durata dell’opera inoltre ne favorisce sicuramente la fruizione. Ascolto consigliato.
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