Gli Abisso sono un’assoluta novità dell’underground nostrano, un duo cagliaritano al debutto con questo notevolissimo “WRNSS”, disco che, al netto di una durata forse sotto la media (36? ca.), mostra un’impressionante profondità sonora e lucidità di scrittura. Muovendosi con sicurezza e libertà nel difficile solco post-black metal tracciato dai vari Deathspell Omega, per il lato più tecnico-liturgico, e ultimi Leviathan, per il côté imbastardito da noise e sludge, gli Abisso hanno formulato un sound con chiari richiami alle origini latine e mediterranee del gruppo, per certi versi vicini a gente come Glorior Belli e Absenta, parimenti capaci di condensare la glaciale iconoclastia black coi roventi tormenti interiori caratterizzanti il bacino del mare nostrum. Il risultato sono queste cinque composizioni, grevi, miasmatiche e buie, ma altrettanto ricche di sfumature e dettagli, in grado di evocare atmosfere personali e distinguibili, in primis per l’ottimo lavoro vocale di M., quasi un discepolo di Csihar, nel suo vocalizzare gutturale attorno alle tonalità più basse. Gli sghembi e disarmonici arpeggi di G. compongono il resto dell’ossatura di un sound scarnificato ed essenziale, ma non per questo mancante di forza e impatto. “WRNSS”, stilizzazione consonantica di awareness, riesce dunque a sintetizzare alla perfezione i sofismi intellettuali e la fisica corporeità insiti nel codice genetico black, in una avvolgente e intensa esperienza d’ascolto, che ben esemplifica il messaggio sotteso al titolo: la consapevolezza è l’unico dono del tempo. Disponibile attraverso la indie label inglese Third-I-Rex, “WRNSS” è un’opera prima di assoluto valore, che dovrebbe essere nella discoteca, fisica o digitale, di ogni appassionato delle attuali derive black che si rispetti, ma ricordate l’adagio nietzschiano: quando guardi a lungo nell’abisso, l’Abisso ti guarda dentro.
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