06-09-08, THUNDERROAD – Codevilla (PV).
Impaled Nazarene (Fin)
Sinister (Hol)
Ad Hominem (Fra)
Cadaveric Crematorium (Ita)
Frangar (Ita)
Necroart (Ita)
Lifend (Ita)
Within Collapse (Ita)
…e altri.
Giunge alla quinta edizione il Nihil Extreme Festival che anche in questa occasione si svolge nell’ormai classica location del Thunderroad di Codevilla. La bill vede protagonisti molti gruppi appartenenti ai più vari filoni dell’estremo. Non è una scelta felice: sarebbe di gran lunga preferibile far esibire 2-3 buone band anzichè 9, di cui una buona metà di qualità assolutamente trascurabile. In ogni caso in questo live report prenderemo in considerazione soltanto i gruppi che rientrano nell’interesse del nostro portale.
Partiamo quindi con i novaresi FRANGAR, che si esibiscono a pomeriggio inoltrato e sono autori della consueta grintosa prova dal vivo. I suoni sono sufficientemente puliti e potenti ed i nostri eseguono uno dopo l’altro brani tratti dal loro primo full length e dal mini “1915-Tutto Per La Patria” di recente pubblicazione. “Totalitarian War”, “Inno Alla X° MAS”, “1943”, “Settima Di Dio” sono pezzi di sicura presa e vengono vomitati su un pubblico partecipe che pare gradire molto anche l’aspetto scenografico e concettuale dell’esibizione del combo nostrano. Qualche saluto romano qua e là e molti applausi per un gruppo che dal vivo (ho avuto l’opportunità di vederli per ben quattro volte) è migliorato molto dimostrando di sapere stare on stage con sicurezza.
In serata salgono sul palco gli AD HOMINEM, in formazione inedita. L’approccio visivo non è dissimile rispetto a quello dei Frangar (del resto le due band condividono alcuni membri, oltre ad Algol, anche il singer Kaiser Woodhanaz): uniformi militari nere con fascetta rossa al braccio e due pseudo-svastiche pendenti ai lati del palco. L’atmosfera marziale si riflette anche nella musica che, tuttavia, dal vivo si dimostra molto meno efficace che su disco. La patina industrial va quasi completamente perduta e con essa la principale peculiarità del black metal proposto dal gruppo italo-francese. I suoni sono troppo secchi e poco profondi; nonostante questo handicap, pezzi come “Nuclear Black Metal Kampf” e “Wolf’s Power” risultano ugualmente violenti e feroci e riescono a coinvolgere il pubblico. Una prova interlocutoria, nell’attesa che il gruppo possa maggiormente affinare le proprie capacità con la nuova line up in sede live.
Gli headliner della serata sono gli IMPALED NAZARENE. I vecchietti finladesi riescono a far riempire il Thunderroad come non accadeva da diverso tempo e il buon Mika Luttinen, con l’occhio pallato di chi ha bevuto qualche bicchierino di troppo, si diverte per tutto il pomeriggio a chiaccherare amabilmente, dimostrando grande disponibilità senza indulgere in atteggiamenti da rockstar. Dopo un brevissimo sound check, parte “Vitutuksen Multihuipennus”, opener del capolavoro “Suomi Finland Perkele”, e subito si intuisce che il concerto sarà un assalto all’arma bianca, senza un attimo di posa. Nonostante i pezzi siano scelti tra quelli più energetici del repertorio dei nostri e si susseguano quasi senza soluzione di continuità, la prova del combo finnico è irrimediabilmente funestata da suoni inadeguati, che creano un pastone cacofonico davvero indigesto. Alcuni pezzi (“Armageddon Death Squad”, “We Are Satan Generation”) si distinguono a stento e la voce del pelato singer, benchè molto acuta, è spesso completamente sovrastata dalle altissime chitarre. I classici “Ghettoblaster”, “Shadu Satana” e “Total War-Winter War” concludono una performance dignitosa ma non certo da incorniciare, tutta giocata sull’impatto ma poco curata nei particolari. Inspiegabile poi che non sia stata proposta “Let’s Fucking Die”, pezzo che non dovrebbe mai mancare a nessun concerto del Nazareno Impalato.
Concludo con una menzione d’onore per i deathsters SINISTER, benchè non rientrino nel target di questa webzine. La band olandese è autrice di una prova davvero maiuscola, nella quale si susseguono con perfetto equilibrio assalti al fulmicotone e mid tempos schiacciasassi. Suoni perfetti, potenza, aggressività ed enormi capacità tecniche. Indubbiamente i migliori della serata.