I Lapis Niger provengono da Roma e costituiscono l’ennesima prova del buono stato di forma della scena underground della nostra capitale. Si presentano al pubblico con il mini cd autoprodotto “New Order Of Chaos”, un vero concentrato di violenza mortifera in musica. A loro l’opportunità di presentarsi ai lettori della nostra webzine e a noi il piacere di concedere il giusto spazio ad una valida realtà emergente nostrana.
I Lapis Niger hanno una storia piuttosto recente. Volete raccontarcela brevemente? Con quali motivazioni è nata la band?
Zrohell: La band nasce nel 2002, quando io e A.W.A.K. (ora Triarius) decidiamo di collaborare insieme. Nel 2003 iniziano a girare i primi riff, le strutture dei pezzi vengono su lentamente a causa anche degli impegni live che avevo allora coi Noctifer. In quel periodo elaboriamo il concept, il nome e il logo. La band accomuna l’odio verso il cristianesimo, la ricerca di antichi miti dimenticati di Roma e una visione ancestrale dell’essere misantropico. Il 2004 è stato l’anno decisivo, gli attriti a livello musicale coi Noctifer si risolvono con la mia dipartita dedicando quindi tutte le nostre risorse alla registrazione di “New Order Of Chaos”; nel 2005 arriva la stampa professionale di 300 copie. Solo nel corso del 2006 viene assoldato come bassista Aquilifer per completare la line up.
Cosa vi ha spinto ad esordire con un mini cd completamente autoprodotto? Avete intenzione di continuare su questa strada o prenderete contatti con qualche casa discografica in futuro?
Zrohell: I pezzi erano validi e sono stati elaborati in quel modo. Non siamo particolarmente attratti dal mercato discografico, ma se in futuro ci sarà la possibilità di collaborare con qualche etichetta che soddisfi le nostre esigenze, non la escluderemo a priori.
Come sono stati composti i pezzi di “New Order Of Chaos”?
Zrohell: I pezzi nascono tutti da riff composti o improvvisati da me, ai quali Triarius dà la giusta cadenza. In alcune occasioni la struttura principale chitarra-batteria si sviluppa da vere e proprie sessioni live in sala prove. Naturalmente ci sono anche le eccezioni come “God Son’s Hell”, il cui riff portante è stato ideato inizialmente da Triarius e finalizzato in sede di registrazione.
Mi è parso che la produzione, pur denotando qualche imperfezione con riferimento soprattutto al volume dei diversi strumenti, sia comunque piuttosto professionale e decisamente azzeccata: non troppo nitida ma neppure confusionaria, insomma grezza al punto giusto. Concordate con me? Come si è svolto il lavoro di registrazione e produzione?
Zrohell: Il disco è stato registrato ai Random Studios dal cantante-chitarrista dei Grimness, Valerio Di Lella, che ha svolto un lavoro eccezionale rispondendo attentamente alle nostre esigenze. Il tutto è stato poi mixato agli Outer Sound da Peppe Orlando dei Novembre. Conoscevo la sua professionalità già dal mini registrato coi Noctifer “Odiosa Vis Astrorum”. Il disco suona esattamente come volevamo che suonasse, un perfetto mix di ordine e confusione e ti posso anticipare già da ora che i nuovi pezzi, più neri e glaciali, avranno una produzione differente seguita in prima linea da noi e dalla nostra attrezzatura.
Vi siete occupati anche dell’aspetto grafico del cd, decisamente oscuro e sfuggente, in linea col contenuto musicale dell’opera?
Zrohell: Mi sono occupato personalmente dell’artwork, è semplice ma diretto. Non mi andava di affidarmi ad altri, sono convinto che la realizzazione di un disco sia la proiezione di noi stessi e ogni tassello che lo compone può aiutare a far arrivare il giusto messaggio senza sfumature involontarie o esterne al discorso.
Fin dall’opener “Rex Blood” si intuiscono le coordinate stilistiche di “New Order Of Chaos”. Un black metal tagliente e gelido, figlio putativo di Immortal e Darkthrone. Sono questi i gruppi che vi hanno influenzato? Ce ne sono altri? Che definizione dareste alla vostra musica?
Zrohell: Indubbiamente la passione per i due gruppi da te citati accomuna sia me e Triarius, sia il nuovo bassista Aquilifer; abbiamo una visione molto “old” di fare black metal e l’universo musicale dei primi anni novanta è sicuramente il nostro background. Oltre al black metal io ascolto musica noise e dark, mi piace tutto ciò che è oscuro e penso si rifletta spontaneamente nella composizione. Triarius in pratica, ascolta quello che ascoltava dieci anni fa con poche eccezioni come Tsjuder, 1349 e Spite Estreme Wing.
Aquilifer: Oltre al Black Metal che ascolto da più di una decade incessantemente, mi nutro di musica ambient, militaristica e noise estrema.
Ho notato nei vostri pezzi un certo dinamismo dovuto soprattutto al buon lavoro svolto dietro le pelli da A.W.A.K., che riesce a passare con facilità da parti più cadenzate ad altre tiratissime quasi di matrice svedese. Si tratta di un equilibrio voluto o è semplice frutto dell’istinto?
Zrohell: Lo stile di Triarius (ex-A.W.A.K.) è unico e inconfondibile, mi è piaciuto dal primo momento che l’ho ascoltato; le due parole che meglio possono rappresentarlo sono istinto e dedizione.
Di cosa trattano i vostri testi? Ritenete l’aspetto lirico importante per i Lapis Niger?
Zrohell: I temi principali sviluppati sono essenzialmente tre e vale a dire: l’odio come espressione della natura e forza dell’uomo e non fine a se stesso; visione fortemente misantropica e anticristiana con susseguente elevazione spirituale dell’individuo; coscienza spirituale dell’antica Roma espressa attraverso antichi culti pagani e precristiani. L’aspetto lirico è fondamentale quanto quello musicale, anche se troppo spesso viene sottovalutato dagli ascoltatori…
Provenite dalla capitale, una città la cui scena estrema appare assai fervente e creativa. Siete d’accordo? C’è qualche gruppo che ammirate in modo particolare o al quale vi sentite affini? Cosa pensate in generale della scena del nostro paese?
Zrohell: Il gruppo romano con il quale ci sentiamo più affini sono sicuramente i Noctifer dai quali provengo e con i quali ci vediamo regolarmente per discutere idee comuni. Ammiro molto i Grimness, la loro dimensione live è veramente sopra le righe.
Aquilifer: Oltre ai gruppi citati, qui a Roma mi sento in dovere di citare, pur non conoscendoli direttamente, Hirpus e Apud Inferos. Due ottime bands, non soltanto a livello musicale. Per il resto, credo di poter parlare a nome di tutti noi, siamo ben felici di non far parte della presunta “scena” romana…
Come concepite il black metal? Si tratta per voi di un semplice genere musicale o di un vero e proprio stile di vita?
Zrohell: Non abbiamo scelto di suonare black metal, in un certo senso ce l’abbiamo nel sangue…
Aquilifer: Sì, il black metal è il mezzo ideale per esprimere noi stessi… spero vivamente che non sia uno stile di vita…questo porterebbe, e già lo ha fatto, inevitabilmente ad accomunare la gente sotto schemi mentali prestabiliti, esattamente come accade per altre… “mode”…
Cosa pensate di quelle band che utilizzano il black metal per veicolare un messaggio politico? Ritenete che questa musica sia indissolubilmente legata ad una certa cultura e filosofia senza le quali non potrebbe neppure esistere?
Zrohell: Riteniamo che il black metal debba essere scevro da ideologie politiche, non troviamo connessione alcuna ad esempio con nazional-socialismo…. tantomento col comunismo… il black metal è pura misantropia e disprezzo di ogni forma di vita.
Aquilifer: Esatto. Noi non facciamo distinzioni in questo senso. A livello filosofico possono esserci riferimenti al superomismo nietzscheiano o all’individualismo, ma come ben sappiamo, il pensiero di illustri filosofi viene spesso malinterpretato…
Vi siete già esibiti dal vivo? Se no, ci sarà la possibilità di ammirarvi in sede live?
Zrohell: Non ancora ma contiamo di farlo appena possibile. Come abbiamo già detto, solo da poco la band è completa per un live.
Avete dei nuovi pezzi pronti? Dovremo attendere molto per il vostro debutto sulla lunga distanza?
Zrohell: Sì, ci sono diversi pezzi da rifinire. Stiamo valutando l’idea di realizzare uno split.
Bene, l’intervista termina qui. A voi, come di consueto, la possibilità di concludere come meglio credete…
Lapis Niger Legio Invicta!