Esordiscono direttamente sulla lunga distanza con questo album autoprodotto e disponibile in format digitale i serbi Carnival Of Flesh. “Stories From A Fallen World” è un discreto platter di black metal sinfonico a sfondo fantasy, che guarda con rispetto ai modelli rappresentati da gruppi come Old Man’s Child, Bal-Sagoth o i primi Stormlord. Il lavoro delle tastiere è buono ed incornicia a dovere, con partiture solenni e vigorose (mai però eccessivamente enfatiche o barocche), un guitarwork abbastanza aggressivo e tutto sommato saldamente ancorato alla vecchia scuola, come dimostrano le plurime digressioni in territori thrasheggianti che costellano i vari pezzi. Le liriche – che raccontano storie leggendarie di un universo medievale popolato da maghi, guerrieri e creature mostruose – sembrano rimandare alle più note avventure della saga di Conan ed a conti fatti si sposano bene col metal estremo dal piglio epico e battagliero proposto dai nostri. Anche il cantato è in tema, con il singer Dachaz – dotato di un’ugola potente – impegnato a sottolineare i cambiamenti di tono e di atmosfera e ad interpretare le voci dei diversi personaggi del concept. Non siamo certamente di fronte ad un capolavoro o ad un disco epocale ma “Stories From A Fallen World” è comunque apprezzabile come opera di onesto artigianato metallico, che potrà piacere anche ai meno estremisti.
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