Nargaroth

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Molte sono state le voci e le affermazioni che si sono rincorse prima e dopo l’uscita dell’ultimo lavoro firmato Nargaroth “Semper Fidelis”, e lo scopo di questa intervista era anche quello di chiarire il significato di quest’album e le sorti del progetto stesso. Un Kanwulf, o per meglio dire Ash, come sempre molto disponibile e loquace, fa luce sulle ombre del suo recente passato, facendo riferimento in maniera semplice e apparentemente schietta alla propria esperienza di vita e all’evoluzione subita nel corso degli anni come musicista ma soprattutto come uomo. Un personaggio che, nel bene o nel male, intenzionalmente o non, riesce a mantenere viva l’attenzione su di sè. Non poche sono state le difficoltà nella traduzione di questa intervista, per via dell’inglese alquanto approssimativo di Kanwulf (io continuerò sempre a chiamarlo così!), da qui il ritardo nella pubblicazione della stessa. Ad ogni modo, ce l’abbiamo fatta… dunque buona lettura.

Grazie per aver accettato di rispondere alle mie domande. Come ho già detto in sede di recensione ho molto apprezzato il tuo ultimo lavoro, e vorrei quindi cominciare ad approfondire alcuni aspetti che riguardano la sua realizzazione e il significato che ha per te questo disco. Innanzitutto vorrei chiederti se è corretto interpretare il titolo del tuo ultimo album come una sorta di dichiarazione di fedeltà al black metal. In che senso Kanwulf è semper fidelis?

Oggi è il 13.12.2007. Le parole “Semper Fidelis” non sono solo una massima Black Metal per me. Per quanto riguarda il titolo dell’album, è l’unico ed esatto termine che descrive la mia relazione con quest’arte, anche se alcuni vogliono metterlo in dubbio. Dopo l’ uscita di “Black Metal ist Krieg ~ A Dedication Monument” ho deciso di escludermi dalla scena.

Nel 2001 ho chiuso con quasi tutti i contatti che avevo e ho cominciato a seguire i miei percorsi oltre la scena (“Far beyond the Scene, I want to be seen” ~ Artefucked, Semper Fidelis Album). Molte cose sono cambiate in me negli ultimi 6 anni. Ma ho scoperto che non me ne frega niente dei nuovi gruppi e dello sviluppo di questa gente, quando ascolto i gruppi con i quali ho cominciato, sento un fuoco bruciare dentro me e una vampata attraversa il mio corpo. Quindi, ovunque possa andare nella mia vita, chiunque io possa diventare, porterò questi sentimenti e ricordi con me.

Wherever I may roam

Wherever I am home

I take this art with me

In all eternity

Wherever I will bleed

My faith I always keep

My Visions only lead

Me to my art, that’s my own creed

Wherever then I die

Buried & rotten lie

Whenever my Mom will cry

Black Metal ~ Semper Fi

If I should ever fail

With Pequot all oceans I’ll sail

As Ahab chased The Whale

Through my occult veil

Ovunque possa vagare

Ovunque mi senta a casa

Porto questa arte con me

In tutta l’eternita’

Ovunque sanguinero’

Terro’ sempre la mia fede

La mia visione mi portera’

Alla mia arte, e’ il mio solo simbolo

Ovunque poi moriro’

Bugia sepolta e marcita

Ovunque mia Madre piangera’

Black Metal ~ Semper Fi

Se dovessi mai fallire

Con Pequot navighero’ tutti gli oceani

Come Ahab insegui’ La Balena

Attraverso il mio velo occulto

(“Semper Fi” dall’album Semper Fidelis)

E anche se ci sono degli stupidi idioti lì fuori che stanno cercando di infangare il mio passato nel BM con le loro bugie e dicerie via internet, questo non lo porteranno mai via da me. E’ parte del mio passato, del mio essere e domina ancora una parte della mia vita attuale. Nella mia vita giornaliera “Semper Fidelis” mi ricorda sempre cosa mi è successo negli ultimi 13 anni e cosa ho dovuto passare per essere ora in un punto migliore nella mia vita. In questo senso “Semper Fidelis” non rappresenta per me una sorta di “essere” testardo o egoista. Il suo significato è per me avere coraggio di porsi domande difficili, di confrontarsi, cercare di diventare un essere migliore di prima. Troppe persone non sono disposte a crescere. Rimangono solo fermi nella loro vita, pensando che il loro stile di vita sia l’unico giusto. Ma non lo è! Certe volte dei punti di vista diversi sono difficili da accettare perchè in un certo senso possono ferire. Ma io voglio sottopormi a ciò perchè “il futuro nasce sempre dal dolore” (“Outro”, Herbstleyd album).

I pezzi di “Semper Fidelis” sono stati scritti nel 2001, le liriche nel 2006. Per quale motivo hai posticipato l’uscita dell’album e la stesura dei testi?

La ragione principale è stata la mia vita. Tra il 2001 e il 2006 sono successe molte cose. Mi sono trasferito da un posto all’altro, ho vagabondato per l’Europa, Viet Nam e Canada per trovare con questa distanza dalla mia vita alcune risposte che poi ho trascritto nei testi di questo album. Forse il tempo non era buono per le canzoni. Forse nemmeno io ero pronto. Per un pò ho perso la scintilla per creare qualsiasi cosa. Mi sono sentito metal-dead per molto tempo dopo che mi sono reso conto di cosa fosse andato male per me tra il 1995 e il 2001. Dovevo aggiustare i miei pensieri, la mia vita. Quando mi sono sentito finalmente pronto per le canzoni ho scritto i testi, che rappresentano il mio stato attuale. Specialmente “Artefucked”, anche se la gente dice che la canzone è troppo lunga e monotona, io la amo tanto, per via del testo. Ogni volta che l’ascolto non ho bisogno di melodia perchè presto attenzione solo al testo. Quando ascolti le parole, aspettando ogni singola riga, ti rendi conto che non è lunga e monotona. Infatti ho bisogno di questo genere di canzoni “lunghe e monotone” per pensare. Bene, è stato difficile affrontare queste canzoni e ricordi dati i sentimenti e le circostanze private di quando le ho registrate con Occulta Mors da MOONBLOOD nel 2001. E’ stato come confrontarsi nuovamente con i demoni del mio passato, ma questa volta avevo un’arma contro di loro – le mie nuove canzoni. Esse mi hanno protetto dall’insanita’.

Hai sempre affermato che questo disco sarebbe stato l’ultimo atto della carriera di Nargaroth, e in effetti sul booklet compare la scritta “Nargaroth was Kanwulf, Kanwulf was Nargaroth”. Dunque si tratta davvero del tuo addio alla scena? Cosa ti ha portato a questa decisione?

No no. Non è l’ultimo album di NARGAROTH. La sua uscita era prevista subito dopo“Black Metal ist Krieg ~ A Dedication Monument” come l’ultimo album all’interno e per la scena Black Metal. Dopo il 2001 mi considero più un paroliere o un musicista, che non accetta più le stronzate della scena. Alcuni coraggiosi individui ascolteranno sempre NARGAROTH, non curandosi di quello che dicono gli altri. Ma mi sono dovuto liberare dai gossip e dicerie della scena. Per quanto riguarda la tua domanda, perchè ho scritto “Nargaroth era Kanwulf, Kanwulf era Nargaroth” nel booklet, devo dire che ho rotto con il passato di Kanwulf. Il mio nome è Ash; tutti mi chiamano cosi da 18 anni. Non nasconderò più me stesso e le mie azioni dietro uno pseudonimo. Sono un Uomo. E non ho paura di prendermi le responsabilità per la mia vita e la mia arte!

Le foto del booklet e le immagini del dvd “Burning Leaf”, che tra l’altro ritraggono la tua stanza, mi hanno dato la netta impressione che questo disco sia molto personale e intimo, confermi?

Certo! Ogni album di NARGAROTH è molto personale ed intimo. Con l’album “Geliebte des Regens (Beloved of The Rain)” ho cominciato ad essere più intimo e a scrivere e cantare (urlare) dei nuovi percorsi che ho provato a seguire da uomo. Solo questo rende un album pregiato, speciale – semplicemente degno di esistere! Tutto il resto sono gusci vuoti e album insensati! E la maggior parte dei temi che affronto in “Semper Fidelis” non hanno a che fare molto con il Black Metal. Sono pensieri personali ed abissi di un uomo che cerca di salvare la sua anima.

Premettendo che mi dissocio completamente dai pareri che ho letto su webzine/forum italiani, ho notato che molti considerano i pezzi di “Semper Fidelis” come degli scarti di “Black Metal Ist Krieg”. Cosa rispondi in proposito?

Non è vero. Come altre cose la scena parla di me. Quindi capisci la ragione per la quale mi sono dissociato e ho rotto con tutti i contatti. La vita è molto meglio senza di loro! Quindi, queste canzoni su questo album non hanno niente a che fare con la sessione o era di “Black Metal ist Krieg”.

Sempre a proposito di opinioni negative su Nargaroth che mi è capitato di leggere su forum italiani, ci sono alcune persone che ti considerano un artista sopravvalutato. Ti senti tale?

Sopravvalutato? Hm, forse. Ma sono più artista di tutti i poser nel Black Metal che vorrebbero esserlo con le loro piccole band merdose. La maniera con cui colpisco e tocco la gente nel mondo, positivamente o negativamente, facendomi amare o odiare, ne è prova ogni giorno! Non conosco nessuna altra band o musicista nel recente BM che può affermare questo di sè.

Il testo di “Vereinsamt” è tratto da un’opera di F.Nietzsche mentre quello di “Der Leiermann” è tratto da una poesia di Muller. Per quale motivo ti senti vicino al pensiero di questi personaggi?

Non provo niente verso queste persone. Mi piacciono soltanto queste singole poesie. Non mi interssa Müller e non me ne frega un cazzo dei libri o delle parole di Nietzsche. Non sono uno di quegli ottusi che seguono le sue idee. La maggior parte della gente che si considera nichilista non capisce veramente le sue idee. Sono solo ciechi seguaci. Non mi interessano queste personalità o le loro vite. Mi sono solo sentito toccato dalle loro poesie e ho provato ad esprimere a modo mio l’ immagine mentale che queste hanno suscitato in me. Queste poesie sono solo una piccola parte di queste persone, quindi non voglio dichiarare niente riguardo loro, perchè non ho trattato con le loro opere abbastanza per poterne parlarne.

Come mai hai deciso di non inserire nel booklet il testo di “Der Satan Ist’s” e di cosa parla?

Perchè è molto vecchio ed ero molto giovane quando l’ho scritto. Quindi lo è anche il significato del testo. Niente di speciale e degno di essere conosciuto o letto nel booklet da un pubblico più grande.

Puoi spiegarmi le dediche di “Semper Fidelis”a Klaus Kinski e ai soldati della German Federal Armed Force?

Klaus Kinski è chi io chiamerei, e Dennis Hopper definisce, un artista. Non giocava, non recitava, lui semplicemente era. E questo unico talento, questo stato che colpisce è ciò che rispetto così tanto. E poichè non ci sono molte personalità del genere nel Black Metal, questa arte è sprecata da anni. Abbiamo “attori”, epigoni o chitarristi nel Black Metal, ma non artisti, non musicisti, non personalità genuine. Ed un’arte ha bisogno di questo tipo di personalità uniche per sopravvivere. Provengo da una famiglia di soldati e sono molto condizionato dal destino dei soldati di tutte le nazioni. Lo ero anch’io, ed in cuor mio lo sono ancora! I tedeschi hanno ancora un grande problema nell’affrontare il loro passato e le due guerre perse. L’ignoranza e l’indifferenza nei confronti dei soldati tedeschi in queste ultime due guerre, l’ho riconosciuta di nuovo nel comportamento verso i sodati tedeschi odierni delle nostre Forze Armate, che sono all’estero. I giornali sono sempre ipercritici nei loro confronti e penso che i soldati in azione all’estero abbiano bisogno del supporto dei loro paesi. Quindi lo faccio. Il mio più grande affetto va verso i soldati dell’USMC che combatterono dal 1965 al 1975 in Viet Nam. Per questo sono stato in Viet Nam nel 2006 e per un pò nella giungla, per dare prova alle mie fantasie nella realtà. Qualsiasi cosa io senta, la esprimo. Chiunque io voglia onorare, onoro.

Nella canzone “I Still Know” c’è una frase che recita: “I still know what black metal is all about”, puoi spiegarmi il suo significato? Cos’è per te il black metal?

Beh, come nella canzone “Black Metal ist Krieg” o “Stabbed in’he Balls”, questa canzone non ha testi manifestati. Colpisco solo il microfono e urlo cosa mi passa per la testa. E’ più o meno una canzone ad effetto. A volte non scrivo testi per una canzone. Urlo solamente ciò che penso in quel momento e dopo cerco di capire cosa ho cantato. Così ho fatto con “I still know”. Non sostengo che questa canzone descriva una definizione di BM o qualcosa del genere e non direi che queste parole siano molto profonde – sono solo d’effetto. Spesso la gente mi ha chiesto il testo della canzone “Black Metal ist Krieg” per poter fare la cover. Ogni volta ho risposto di urlare solamente quello che provano, cosa vuol dire per loro dire Black Metal ist Krieg. Per ognuno è o vuol dire qualcosa di diverso, quindi tutti coloro che fanno la cover di quella canzone dovrebbero dire/ urlare la loro verità, non la mia. Il Black Metal è un’arte che ci permette di agire ed esprimere ogni emozione umana, a prescendere dalla sorgente. E’ passione, e non sempre aggressività. Non odiamo sempre. Abbiamo molti sentimenti diversi e dobbiamo essere onesti ed esprimere queste diverse emozioni nelle nostre canzoni. Quindi il Black Metal è (Non)Vita!

Sono rimasta particolarmente colpita dal riffing di “I Got My Dead Man Sleep” che mi ha trasmesso delle sensazioni inusuali, quasi un senso di “riconciliazione”. Qual è il significato di questa canzone?

Quando sei a letto nelle lunge e silenziose ore della notte, fissando il buio del tetto o la finestra, puoi pensare a te stesso molto a lungo. Sentivo d’aver perso troppa energia nella mia vita per le cose sbagliate. Lo facevo per accarezzare la mia vanità, il mio ego, il mio orgoglio. E usavo atteggiamenti che rispecchiavano l’opposto di quello che volevo essere. Nella mia mente facevano eco righe di lettere scritte dalle mie brevi ex-amanti e vere ex-fidanzate, che hanno scritto che essere al mio fianco vuol dire sentirsi ed essere soli. Nessuna donna è stata in grado di stare con me per molto tempo. Mi sono sentito come Ahab, che era a caccia della Balena Bianca (Moby Dick). Era talmente pieno di odio che era troppo cieco per vedere che aveva già condotto se stesso nell’abisso della morte, portando con se i suoi uomini. Così mi sono sentito io. Mi sono sentito così mortificato, che cercavo qualcuno sul quale scaricare tutta la mia rabbia e fallimento. Ma alla fine sono solo. Quindi con essi caricavo me stesso e sapevo che la mia rabbia era la mia amante e mia moglie. Ero disgustato, anche indegno d’avere una lapide in caso di morte, quindi dovrei morire nella natura selvaggia, dove i lupi scavano fuori le mie ossa e le spargono. Niente dovrebbe rimanere di me. Ed in questa morte troverei finalmente il mio “Sonno da Uomo Morto”. Lontano da domande che torturano, su perchè mai è andato tutto cosi maledettamente male. E aspettando la pace alla fine, ho usato una melodia di felicità e speranza. La speranza è una buona cosa nella vita, quando tutto sembra perso.

I got my dead man sleep

I lived as wolf among the sheep

With screaming hate I hide the tear

But at night my demons made me fear

I laid me down in autumn rain

A man should not live in shame

I sleep underneath red leaf

The maple’s gift to hide my grief

I was the Ahab of my life

My wrath was my lover and my wife

I hunt through oceans for The Whale

To burden him with my wrath and fail

While I dream I wither away

I’ll never see the spring in May

The wolfs will dig out all my bones

They scattered rot Between the Stones

My rest seems now calm and deep

Finally I got my dead man sleep

Ho il mio sonno da uomo morto

Ho vissuto come un lupo tra le pecore

Con odio urlante nascondo le mie lacrime

Ma di notte i miei demoni mi hanno dato paura

Mi sono allungato nella pioggia autunnale

Un uomo non dovrebbe vivere in vergogna

Dormo sotto la foglia rossa

Il dono dell’acero per nascondere il mio dolore

Ero l’Ahab della mia vita

La mia rabbia e’ stata la mia amante e moglie

Vado a caccia attraverso gli oceani per La Balena

Per caricarlo con la mia rabbia e fallire

Mentre sogno mi sgretolo

Non vedro’ mai la primavera a Maggio

I lupi scaveranno le mie ossa

Esse sparse marciscono Tra le Pietre

Il mio resto sembra ora calmo e profondo

Finalmente ho il mio sonno da uomo morto

( “I got my dead man sleep” dall’album “Semper Fidelis”)

A quanto tempo fa risalgono le immagini del dvd “Burning Leaf”? Quello che affermi e ciò che fai (il rogo dei cd, delle magliette…) è una sorta di tua risposta ai “nemici” di Nargaroth?

Risalgono al 2003. L’ho scritto all’inizio del film, nel Marzo del 2003, le mie esperienze con la scena, il mio confrontare me stesso, ed il mio desiderio di ridurre i miei averi all’essenziale, hanno portato ad eventi che possono essere visti in parti del film. Gli argomenti, i motivi e le emozioni risalgono al 2002/2003 e possono essere trasferite ad oggi solo in parte. La dissociazione da elementi controproducenti della scena Black Metal già fermentava dentro di me durante le registrazioni dell’album “Black Metal ist Krieg”; ma hanno raggiunto un punto d’esecuzione solo nel 2003. Per poter ascoltare il Black Metal non ho bisogno di vettori musicali. Ascolto la mia pazzia, con la quale lotto per la vita tutti i giorni. Questo vuol dire vivere il Black Metal! E nella mia testa, ci sono canzoni vagabonde che sono già state dimenticate dalla maggior parte da quelli della vecchia guardia e che sono completamente sconosciute dai giovani nuovi arrivati. Quindi non era una risposta per nessuno, tantomeno per i cosidetti “nemici” di NARGAROTH. Una cosa del genere non esiste perchè i nemici vanno rispettati. E non rispetto questi chiaccheroni da internet! E’ stato un atto di libertà per me. Nient’altro! Sono cosi!

Il box di “Semper Fidelis” è uscito in versione limitata a 99 copie. Qual è stato il criterio secondo cui hai deciso di distrubuirlo?

Per selezionare i 99 individui ho scritto una email a delle persone. Ho scritto che con ogni album che rilascio, mostro una parte di me in un modo o nell’altro. Per “Semper Fidelis”, nel limited box, è stato compito del lettore mostrarmi qualcosa. Per poter avere il box ho voluto che queste persone mi scrivessero qualcosa di loro. Non era necessario scrivere un libro, volevo qualcosa di sostanzioso, qualcosa di vero. Non solo la loro biografia, ma anche qualcosa di personale. Quali paure, desideri, bisogni, quali sono le loro forze, o cosa sanno fare o non sanno fare; quali sono i loro hobby e interessi… Volevo anche che mi mandassero due foto. Ed intendevo foto private che li mostrassero nella loro vita di tutti i giorni. Nessuna fottuta foto poser. Non tutti i box avevano qualcosa di mio. Se sì, era qualcosa di molto personale. Per di più, il box contiene una maglietta numerata e la versione vinile dell’album con una introduzione alternativa di “Herbstleyd” oltre che ad una canzone inedita, “Left behind in Scuicide” ed altre canzoni. La canzone “Left behind in Suicide” è stata la prima, il vero tentativo di ammortizzare il mio stato d’animo quando il mio amico R.S., di cui ho già parlato nella serie “Rasluka”, ha commesso il suicido. Le cose personali che ho incluso nel cofanetto vanno dalla mia giaccia di pelle degli anni 50, alla mia fede, vinili, bracciali, libri, gioielli, disegni, t-shirts, pupazzi, memorabilia di GDR, e custodie delle mie spade, che ho avuto da Rob Darken e che possono essere viste nel CD di “Black Metal ist Krieg”… Chi non ha fatto quello che ho descritto prima non ha ricevuto il box. Non me ne frega niente. Dovevano essere onesti e veri in ciò che hanno scritto. Se ho avuto la sensazione che mi mentissero o hanno cercato di fare i duri, o hanno mancato completamente di autocritica, non hanno ricevuto nulla. Se ad alcuni di loro non piacevo o mi hanno criticato, non vuol dire che non avrebbero ricevuto il box. Preferivo quello alle menzogne! Ho il diritto di decidere a chi mandarlo e a chi no. Se a qualcuno non piace questa cosa, è un suo problema. Come ho detto prima, questa volta dipendeva da loro mostrarmi qualcosa di sè stessi. E tu sai di cosa parlo, perchè lo hai fatto e hai superato la “prova”. Grazie.

Conservo un bel ricordo del concerto a Guidonia nel 2006, che ci ha anche permesso di conoscerci. Sei rimasto soddisfatto della tua prestazione e della risposta del pubblico? Come vivi la dimensione live? Avremo modo di vederti ancora dal vivo?

Non sono rimasto molto soddisfatto dalla nostra performance perchè abbiamo avuto alcune difficoltà con il suono on stage. Sono tuttora deluso dalle promesse non mantenute dall’organizzatore. Ma la risposta del pubblico è stata buona, e sì, ricordo molto bene il nostro incontro. Le mie esperienze live prevedono che ci sia gente curiosa di vedere NARGAROTH. Ma con il tempo ed i miei rifiuti sono cambiato. Quando ora sono sul palco riconosco che a volte mi sento vuoto. Ciò perchè quando nel passato guardavo negli occhi delle persone del pubblico, credevo di vedere una fiamma bruciare. Quando faccio lo stesso oggi, non sò se la persona sente la mia musica o se questa persona è una di quelle che scriverà cazzate su di me su internet il giorno dopo. Ho perso fiducia nella performance della gente e nei loro occhi.

E’ ancora attiva la Curse of Kvn sadistic? Come procede la tua attività di produttore?

No, ho smesso un anno fa. Ho deciso 3 anni fa di cominciare questa attività per piacere personale perchè mi sono reso conto che i demo sono sempre più disponibili in CDR. Ai miei tempi le nostre carriere erano racchiuse nelle cassette. E sono una persona nostalgica e volevo dimostrarlo. Per cui ho creato la mia piccola label di demo tape, Curse of KvN Sadistic.

Era chiaro sin dall’inizio che non c’era più di tanto da aspettarsi, e non mi importava. Dopo due releases amatoriali di DARKESTRAH e NARGAROTH, ho prodotto queste due cassette in maniera professionale. Come solito in un gioco investi più soldi di quanti te ne rientrano. Ma per me andava bene cosi, l’ho fatto per il mio spirito patriottico e non per lo sforzo.

Per la maggior parte ho inviato le cassette gratis o a chi ne ordinava una, includevo anche un’altra demo tape gratis. Avevo band dal Kyrgyzstan e Brasile e cercavo principalmente gruppi provenienti da zone che sono spesso ignorate dalla scena BM. Le mie preferite erano DARK FOREST e AESHMA dal Brasile. Però è triste che la scena non sia più interessata alle demo tape! Anche se i gruppi fanno un demo lo bruciano su CDR o lo mettono su un fottutissimo sito Myspace. La maggior parte dei gruppi non fa più demo. Escono direttamente con un album. Anche questa tradizione necessaria non esiste più. E quando nessuno vuole queste cose, non c’è bisogno di farle! Quindi ho deciso di finirla e mettere tutti le rimanenti cassette demo dentro ogni box “Semper Fidelis” come un dono e un ricordo, perchè credo che alcuni dei gruppi che ho prodotto siano degni d’attenzione.

Quali sono i gruppi che ascolti abitualmente, black e non? C’è qualche band che indicheresti tra le tue influenze?

Non ci sono mai stati e non ci sono gruppi che mi hanno influenzato! Sono troppo egocentrico per permetterlo. Al massimo, solo gli ultimi pezzi di Johnny Cash, ma il mio suono è diverso dal suo. Ascolto diversi artisti. Ascolto tutto ciò che mi tocca e suscita emozioni in me. Non ci sono più limiti. Ci vorrebbe troppo tempo per elencare tutto ciò che ascolto.

So che di recente sei stato in Vietnam, puoi raccontarmi qualcosa di questa esperienza?

Ho viaggiato via auto stop dal nord al sud per poi rimanere un pò di tempo da solo nella giungla vicino il confine con Laotian per poter trovare delle risposte dentro di me. Quindi sono tornato sano e salvo e ho trovato dei percorsi per me stesso. Una cosa che ho capito era che dovevo rompere presto con NARGAROTH. Dal 1990, con i cambiamenti che sono avvenuti nel mio paese, ho sviluppato molto interesse in esso e nella storia militare. Per quanto riguarda il mio affetto verso l’USMC nella Guerra del Viet Nam del 1965-1975, volevo andare lì e vivere l’atmosfera locale. Ho sognato 15 anni quel momento ed è stato un punto alto per confrontarmi con la realtà. Ne ho fatto un video-documentario, che potrà essere visto nel secondo DVD NARGAROTH.

Che differenze ci sono tra l’uomo Ash e il personaggio Kanwulf?

Non ce ne erano e non ce ne sono. Sono un musicista molto intimo e privato che scrive i suoi percosi di vita nelle sue canzoni e li condivide con il pubblico. Se ero arrabbiato lo ero in privato. Se ero felice, lo ero in privato. Un cambiamento che è avenuto è che non ho più lo pseudonimo di Kanwulf. Troppe cose strane sono legate a quel nome e sono un uomo che non ha bisogno di nascondersi dietro altri nomi per prendere le responsabilità delle sue azioni e parole. Nella mia vita tutti mi chiamano Ash. Questo è il mio nome. Avrei dovuto chiamare la mia vita musicale con il mio vero nome, perchè quella sarebbe stata l’unica verità. Perchè in tutte le canzoni troverai me e io sono la forza che sta dietro tutti i percorsi che ho intrapreso nel passato e nel futuro—onorabili o falliti. Sono io.

A parte la musica, quali sono le tue passioni?

Mie altre passioni…Hmm. Psicoanalisi; viaggiare via autostop per il mondo intero; guidare in giro con il mio Chopper o il mio US Hearse e pensare; vecchie macchine americane; vita nella natura dove posso accendere un fuoco, cucinare e dormire fuori; te’ speciali; orologi; USMC; espresso italiano (Caffe’), Viet Nam; sesso anale con le donne; vestiti Lagerfeld e Armani; suonare il flauto e l’arpa ebrea; boxing e un buon, vecchio, secco vino rosso.

Qual è il tuo stato d’animo oggi? Hai finalmente sconfitto i tuoi demoni e trovato la pace interiore, o forse hai semplicemente imparato a conviverci?

Penso sia un misto dei due. Attraverso la mia psicoanalisi personale ho scoperto molto su di me. Non avrei voluto sapere o scoprire tutte le cose che ho analizzato, ma erano e sono lì. Certamente dare un nome ai demoni non vuol dire scacciarli! Con alcuni dovrò convivere per il resto della mia vita, cercando di trovare un buon equilibrio e non imbattermi continuamente nelle stesse stronzate emotive con “un occhio aperto”. Altri demoni li ho combattuti abbastanza bene. E naturalmente, altri, nuovi demoni si sono presentati. A volte vado a correre. Mentre corro arrivo ad un campo sportive locale, un piccolo stadio. Poi corro diverse volte intorno la pista. Faccio sport specialmente la sera tardi, e vicino questo campo ci sono dei ragazzini che si allenano illuminati da questi enormi lampioni. Un pò della luce raggiunge anche la pista. Quando corro lì vedo 3 ombre con diverse intensità accanto a me. Per me sono Kanwulf, Ash e io come persona privata. Ogni personaggio mi ha accompagnato in un periodo speciale della mia vita. E a volte ne vedo anche un altro, una quarta ombra che non si può notare che corre accanto loro e me. E mi chiedo, chi sarà questa ombra e dove mi porterà?

L’intervista termina qui, grazie per la disponibilità, concludi pure come preferisci…

Di solito mi piacciono le ultime parole perchè posso dire quello che voglio, ma questa volta mi sento vuoto e non c’è più nulla da dire. Hm, sapevate che l’Italia è il mio paese europeo preferito? Adesso lo sapete. Bene, forse ci vedremo al Farewell Tour di NARGAROTH.