Davvero “true evil” questo split, edito dall’accoppiata Kult Of Medusa Productions / Bud Metal Records in edizione limitata a cento copie numerate a mano, che vede coinvolti due progetti legati a doppio filo alla più pura ed incontaminata attitudine underground. Ad aprire le danze è Kabexnuv, solo project canadese dietro al quale si cela il mastermind Myrtroen, che propone sei pezzi (alcuni dei quali già apparsi sull’omonimo ep di debutto del 2015) di black metal atmosferico, sinistro ed oscuro, sulla scia di gruppi come Xasthur, Moonblood, Striborg, primi Nacthmystium e Judas Iscariot. Questo almeno nelle intenzioni perché la resa finale è inficiata, oltre che da un songwriting non eccelso, da una registrazione che definire deficitaria sarebbe un eufemismo. Sono un amante delle produzioni low-fi ed artigianali ma in questo caso si esagera: i suoni sono troppo affossati e la batteria è semplicemente inudibile; in pratica bisogna immaginarsela. Ed è un peccato, perché alcuni spunti di interesse ci sono, specialmente nei passaggi che esaltano un certo piglio rituale ed occulto, comunque presente nelle composizioni. Qualcosa di meglio fanno i brasiliani Dol Guldur, anch’essi fedeli ad un sound grezzo e minimale, che rispetto a quello dei compagni di release risulta molto più classicamente darkthroniano sia nella sostanza che nella forma. Tradizionalissimo cold black metal quindi, che non disdegna di chiamare in causa i Burzum degli esordi (ascoltate ad esempio il riff iniziale di “Ostracismo & Xenophobia Universal”, che è senza dubbio l’episodio più interessante del lotto) e neppure qualche apertura leggermente più melodica. Se fosse uscito nel 1995 questo lavoro probabilmente sarebbe stato considerato di culto; adesso si guadagna soltanto una sufficienza di incoraggiamento, dovuta soprattutto al mio personale apprezzamento per l’approccio old style.
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