Band formata da ex membri dei fondamentali Beherit, i Black Crucifixion, dopo gli esordi all’insegna di un raw black metal primitivo e selvaggio, in questo primo lavoro sulla lunga distanza virano bruscamente la loro proposta verso i lidi oscuri e meditabondi di un post rock dal sapore depressivo, compatto e lineare ma allo stesso tempo estremamente variegato e ricco di sfumature. Sintesi e semplicità sono sempre sinonimo di genio e i nostri riescono nel non agevole intento di dar forma a canzoni dalla struttura elementare, a tratti perfino orecchiabili, ma che inglobano con straordinaria maestria una quantità di influenze assai disparate. Il riffing è chiaramente debitore della vecchia scuola dark wave degli anni ottanta e si sente più di un’eco dei Joy Division, dei Sisters Of Mercy e dei Cult di “Love”, ma non manca di strizzare l’occhio in più di un’occasione ai Katatonia post “Discouraged Ones”, risultando nel contempo caldo e avvolgente ma anche dannatamente colmo di disperazione e mestizia. Molti sono gli episodi easy listening che fanno immediata presa sull’ascoltatore (su tutte “As Black As The Roses (As Weak As My Smile)” e “Winterkill”, sicuramente le perle del disco), canzoni soffuse ed affascinanti che parlano la lingua della malinconia infinita di una grigia e fredda giornata invernale. Sono riconoscibili ulteriori influenze che vanno dai Sentenced più riflessivi all’avantgarde intriso di doom dei Celtic Frost di “Into The Pandemonium” alla cacofonia sinfonica dei Therion di “Lepaca Kliffoth”, il tutto riletto in chiave personale e vagamente gotica. Convincente la prova vocale del singer Forn che alterna magistralmente un cantato più aggressivo e metal oriented a momenti interpretati con timbriche intense non dissimili da quelle del David Gilmour più tragico e passionale. Un’ottima prestazione, sorprendente per la capacità mostrata dalla band di assorbire, fare propri e rielaborare diversissimi input creativi e dare vita ad un lavoro profondamente emozionante, musicalmente lontano anni luce dal black metal, ma affine a livello di attitudine e sentimento. Da avere.
