The Frost è una one man band croata, dietro alla quale si cela il mastermind Gorgor che si occupa delle liriche, delle voci e di tutti gli strumenti, formatasi nel 2004, che esordisce con questo demo autoprodotto limitato a 120 copie di “Pure Misanthropic Black Metal Only”, come recita il booklet. La definizione, per quanto generica, appare piuttosto calzante e, nonostante la breve durata del disco (all’incirca un quarto d’ora), non si può non rimanere stupiti per la maturità dimostrata dalla band e per la oggettiva bellezza delle composizioni che creano un’atmosfera malsana ma allo stesso tempo avvolgente ed emozionante. I suoni sono assai professionali (la qualità è superiore a quella di molti full lenght attualmente in circolazione) ed il prodotto nel suo insieme è molto ben confezionato, anche a livello di artwork. Le tre songs presenti, pur seguendo un evidente filo conduttore di fondo, appaiono abbastanza eterogenee, ma riescono tutte a farsi ascoltare con attenzione e ad offrire spunti interessanti. Si parte con “Ravens On The Bloodred Sky”, canonica black metal song, molto veloce e diretta ma intervallata da due break lenti davvero ispirati; si prosegue con “Through The Snowy Forests Of Old”, mid tempo in pieno stile Darkthrone, oscuro e gelido, con buoni riffs; si conclude con la fredda e malinconica “… Where The Wolves Path Lead”, song dal sapore depressive molto evocativa e suggestiva. Alcuni rilievi negativi tuttavia vanno fatti. Innanzi tutto l’uso della drum machine appiattisce molto il sound, specie nelle parti più cadenzate. Pare però, come rassicura lo stesso Gorgor sulle pagine del sito ufficiale della band, che si tratti di una scelta per ora obbligata, dovuta alla temporanea mancanza di mezzi. Ed è un vero peccato perché un batterista in carne ed ossa avrebbe certamente conferito maggior profondità ai pezzi, accentuando quella sensazione di comunione spirituale con la natura che costituisce il concept del disco. In secondo luogo le vocals sono piuttosto monocordi: una maggior sofferenza recitativa e qualche cambio di tonalità avrebbero giovato. Con qualche piccolo correttivo credo proprio che i The Frost possano stupirci nel prossimo futuro con un full lenght di sicuro valore. Per ora accontentiamoci di questo demo già di per sé molto interessante.
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