Esce in edizione limitata a duecento copie, sotto l’egida dell’etichetta russa Satanarsa Records, quest’opera seconda del progetto Y’Ha-Nthlei, one man band nostrana dietro la quale si cela il factotum Omrachk, che ha già alle spalle il full length d’esordio “Vol 1: The Night Opens On The Brink Of The Abyss” del 2012 ed uno split quadruplo in compagnia di The Blessed Hellbrigade, Aphonic Threnody e In Lacrimaes Et Dolor. La musica del nostro è saldamente ancorata ai dettami stilistici del più agghiacciante e mortifero funeral doom, legato in questo caso ad un concept di matrice lovecraftiana, per condurre inesorabilmente e senza possibilità di ritorno l’ascoltatore nel più profondo e oscuro abisso. Il disco, un monolite davvero compatto e pesantissimo, si regge su trame chitarristiche estremamente lineari, lente ed angoscianti, su tempi dilatati all’inverosimile e su strutture che si ripetono ossessive e opprimenti. Può venire spontaneo accostare Y’Ha-Nthlei a gruppi come Funeral Mourning, Elysian Blaze o ai più noti Xasthur e Nortt, anche se qui vi è una certa dose di melodia, pur sempre fangosa e pachidermica, ed il sound è in generale meno nebuloso e invece decisamente denso e pestilenziale. È inutile citare una canzone piuttosto che un’altra dal momento che tutte seguono sostanzialmente il medesimo schema e non sono altro che i capitoli di un’unica, sofferente litania di morte, declamati attraverso un cantato monocorde e catacombale. “Vol 2” è un album che va ascoltato nel giusto stato d’animo, altrimenti potrebbe rischiare di risultare ripetitivo: si dimostra però sufficientemente ispirato, non di maniera, e riesce a raggiungere il proprio obiettivo pur senza uscire nemmeno per un secondo dai confini del genere, che di per sé sono abbastanza rigidi. Abbandonatevi quindi all’orrore: se guarderete dentro l’abisso, anche l’abisso guarderà dentro di voi.
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