Interessante demo-tape limitato a 300 copie numerate a mano quello dei piemontesi Fornace, giovane band formata da Gnoll, che si occupa di voce e batteria, Possessed al basso, e Obsolete nelle vesti di guitar-session, e dedita ad un death/black metal dinamico e trascinante di classica derivazione sud europea. Infatti, fin dalle primissime note, è chiaramente evidente quanto i nostri siano fanatici delle sonorità provenienti dalla Grecia, traendo quindi i maggiori spunti su cui tessere il proprio songwriting proprio dai vari Rotting Christ, Necromantia etc…, anche se questo tende inevitabilmente a rendere la proposta del gruppo un po’ troppo derivativa dalle realtà sopra citate. Ma nulla di grave, infatti, nonostante questa mancanza in fatto di personalità, il trio convince, potendo contare sia su una buona preparazione tecnica da parte dei singoli componenti, che su una passione profusa e ampiamente dimostrata che dona ai brani il pregio di scorrere lisci e senza troppi intoppi, rendendo così l’ascolto fluido e piacevole. Insomma, nessun particolare che lasci gridare al miracolo, sia ben chiaro, ma nemmeno nessun fastidioso sbadiglio causato dalla noia, visto che i Fornace, nel breve tempo a loro disposizione, riescono nell’intento di far piazza pulita, annullando anche i difetti già sottolineati, grazie soprattutto ad un riffing diretto e senza troppi fronzoli, sempre tagliente e preciso nelle frequenti sfuriate (che, come detto sopra, mi hanno ricordato molto da vicino i primi Rotting Christ), ma anche pesante e granitico nei frangenti più tipicamente ancorati al death metal più canonico. Chiude il lavoro, a conferma delle evidenti influenze riscontrate, la cover, tra l’altro ben eseguita, di “The sign of evil existence”, guarda caso, proprio dei greci Rotting Christ. In definitiva ci troviamo di fronte ad un lavoro onesto, che brilla particolarmente per passione e sudore, e che, soprattutto i puristi e gli amanti delle sonorità sopra descritte certamente apprezzeranno, ma che mi sento di consigliare anche a chiunque sia cresciuto a pane e death metal. Per concludere una nota di merito va anche alla resa sonora complessiva, sempre molto ben equilibrata e professionale, certamente non cosa comune per un demo-tape, confermando questi Fornace come una valida realtà nostrana sicuramente meritevole di attenzione. Bene così.
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