“Kill Me Satan” è il secondo lavoro sulla lunga distanza per i Black Wood, duo russo misconosciuto ma attivo da diversi anni in ambito underground. I nostri propongono una miscela violentissima e bestiale a base di satanic black death metal che, pur se dotato di un indubbia carica blasfema e devastante, riesce ad essere coinvolgente soltanto a tratti. La parte iniziale dell’album è infatti abbastanza piatta e ripetitiva e i primi quattro pezzi non sono altro che pura e semplice ferocia vomitata in faccia all’ascoltatore. Tuttavia, complici una registrazione piuttosto impastata e confusionaria, una prestazione vocale tutt’altro che espressiva ed un riffing davvero poco ispirato, la prima metà del disco scorre anonima e senza lasciare il segno. Il livello qualitativo aumenta leggermente a partire dalla title track e il songwriting diviene più vario e interessante senza perdere in impatto e brutalità. La struttura dei pezzi resta granitica e marziale ma è possibile cogliere qualche elemento di diversificazione che si sostanzia in una più marcata influenza heavy, presente soprattutto nei fulminei assoli che costellano i pezzi, e nel tentativo di dar vita a passaggi più atmosferici e rituali. In questo senso il sulfureo mid tempo “Luna Centuria Damnata” rappresenta forse l’episodio migliore del lotto. Per il resto si tratta di un lavoro ancora acerbo ed eccessivamente monolitico che, seppur apprezzabile sotto l’aspetto della furia cieca e della rabbia iconoclasta espresse, non riesce a catturare completamente l’attenzione e a raggiungere la piena sufficienza.
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