Buon demo d’esordio per questo sestetto italico che propone un black metal sinfonico veramente d’altri tempi, ispirato ai capisaldi del genere, ovvero album quali “Stormblast” o “The Principle Of Evil Made Flesh”. Le orchestrazioni, per nulla pompose o barocche ma anzi assolutamente misurate, sono affidate alle tastiere di Lord Sho, autore di una prova di rilievo e senza sbavature. I tappeti tastieristici creano atmosfere notturne e vampiresche senza mai risultare ridondanti e, soprattutto, senza privare le chitarre del necessario ruolo di strumento portante nel songwriting della band. Anche i passaggi più violenti e furiosi sono infatti ben concepiti e sufficientemente ispirati, anche se piuttosto canonici. Lo stesso discorso può farsi per le vocals: forse un po’ monocordi ma perfettamente in linea con il genere proposto. Il vero tallone di Achille di questa opera prima è la produzione davvero inadeguata, eccessivamente sporca e affossata, che finisce per non rendere giustizia a brani che, se supportati da una registrazione più limpida, avrebbero avuto una resa molto più magniloquente. Ma su questo aspetto i nostri potranno tranquillamente lavorare in futuro. Per ora godiamoci questo quarto d’ora scarso di musica estrema ben suonata, dal feeling lugubre e misterioso, stilisticamente non lontana dai lavori degli Obtained Enslavement o dei Ragnarock prima maniera, ed elogiamo il coraggio del combo nostrano nel proporre con convinzione e dedizione un sottogenere oggigiorno troppo spesso a torto bistrattato ma in grado di donare emozioni profonde ed oscure.
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