Deinonychus – The Silence Of December

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Gli olandesi Deinonychus sono una malsana creatura nata per volere di Marco Kehren, personaggio già noto ai cultori della scena, trattandosi del bizzarro e malato singer nei primi album dei tedeschi Bethlehem, e Arkdae (Bekhira), da sempre fautori di un black metal assai particolare (almeno per quanto riguarda i primi lavori) sicuramente di difficile catalogazione ed assimilazione, data l’intricata natura della proposta. “The Silence Of December” è il primo capitolo in casa Deinonychus, ed è, almeno per il sottoscritto, anche la pagina migliore scritta dal combo olandese. Un continuo susseguirsi di soluzioni del tutto spiazzanti, interpretate magistralmente da Marco, grazie al suo timbro inconfondibile che dona al tutto la giusta follia che una proposta del genere deve esprimere. Momenti depressivi si alternano a sfuriate in classico black metal style, passando per territori molto vicini al dark più pesante ed ossessivo, fino a sfociare in quello che da lì a poco sarebbe diventato quel funeral doom black metal tanto caro a band oggi elogiate quali Nortt, Xasthur (soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo delle tastiere), grazie anche ad un sound grezzo e macabro, che diverrà caratteristica fondamentale per questo genere musicale. Analizzando le singole traccie si può dire che, superato l’impatto con la classica intro, il livello di qualità si alza subito con l’opener “I ruler of paradise in black”, mentre la title track , insieme a “The Final affliction of Xafan” si dimostrano essere i pezzi più riusciti del lotto, grazie al loro incedere claustrofobico che verrà preso come esempio anche dai francesi Blut Aus Nord. Ritengo opportuno elogiare i Deinonychus, perché, nonostante il loro sound si sia dimostrato assolutamente “avverso” ai puristi, stravolgendo completamente quelli che, almeno fino ad allora erano le basi sulle quali doveva muoversi qualsiasi band dedita al black metal, riuscirono nell’intento di sfornare un lavoro che racchiudeva in sé un atmosfera del tutto unica e che per molti risulta ancora inarrivabile, questo grazie ad una innegabile classe e un’invidiabile chiarezza d’intenti. I Deinonychus possono piacere o no, ma è impossibile non ammettere che erano, sono e resteranno una delle band più geniali ed uniche che abbiano mai solcato la scena, e questo è chiaramente dimostrato dal fatto che mai sono stati versati inutili mari di parole per questi musicisti, che hanno da sempre preferito concentrarsi sulla musica, senza intaccare la propria natura misantropica e nichilista, evitando quindi di rifugiarsi nel freddo e fasullo mondo dell’immagine che tanto va di moda ai giorni nostri. Questi sono artisti che hanno preferito rimanere nell’ombra, piuttosto che uscirsene fuori con proclami ridicoli e totalmente fuori luogo; artisti che hanno saputo emozionare con le loro note, grazie ad una proposta incredibilmente originale, ma allo stesso tempo evocativa e pregna di sentimento. Insomma, inutile negarlo, la storia passa anche da qui…

REVIEW OVERVIEW
Voto
80 %
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deinonychus-the-silence-of-decemberTRACKLIST <br> 1. Intro-Black Sun; 2. I, ruler of paradise in black; 3. The silence of december; 4. The final affliction of Xafan; 5. A shining blaze over darkland; 6. Under the autumn tree; 7. Here lies my kingdom; 8. My travels through the midnight sky; 9. Red is my blood...cold is my heart; 10. Outro-Bizarre landscape <br> DURATA: 60 min. <br> ETICHETTA: Cacophonus Records <br> ANNO: 1995