The Clearing Path è un nuovo progetto black, concepito e portato avanti da Gabriele Gramaglia, giovane (1994) polistrumentista milanese, al debutto sulla sempre prestigiosa Avantgarde Music col valido “Watershed Between Earth And Firmament”. Promosso inizialmente solo in digitale via Earsplit PR, il crescente interesse e consenso mediatico ha giustamente condotto alla release fisica dell’etichetta meneghina, in un bel digipack dal design radical-chic che ben si accorda con la musica al contempo ieratica ed emozionale, violenta e intimista, contenuta in questi sei brani. Una volta tanto fa piacere considerare come assolutamente non necessarie etichette stilistiche quali post, shoegaze, geek, math, perché il concetto musicale promosso da The Clearing Path è solo ed essenzialmente black metal. Che poi nell’economia dei brani compaiano linee più o meno melodiche, aperture acustiche o poliritmie accostabili al modus operandi prog, è un fisiologico quanto salutare dato di eterogeneità, spesso sottovalutato e/o mancante. Piace invece, e molto, lo spirito diretto e l’attitudine quasi DIY di Gramaglia, che, a dispetto dei giovani natali del progetto, dimostra idee ben chiare e invidiabile padronanza, sia in fase di composizione che di esecuzione. Essendo un debutto “Watershed Between Earth And Firmament” gioca a buon diritto e con efficacia la carta della breve presentazione di sé, andando a toccare varie atmosfere, anche piuttosto diverse fra loro, come l’arcigna aggressività di “Goddess Aura” e l’evocativa armonia di “This River Will Carry Me Towards The Grandest Light”, non diversamente da quanto fatto, ad esempio, dagli inglesi Fen, anch’essi maestri nel fondere gli stilemi tipici del black a un bagaglio atmosferico tanto mutevole quanto affascinante. In conclusione un ottimo biglietto da visita per The Clearing Path, progetto tutto italiano che vale assolutamente la pena di ascoltare e sostenere.
