Tornano all’attacco i russi Nomans Land con questo nuovo “Raven Flight”, terza fatica sulla lunga distanza per i nostri sempre sotto l’egida della Einheit Produktionen. Lo stile della band non è mutato di una virgola dal precedente “Hammerfrost”, album di sano e onesto epic viking metal e nulla più. Anche con il presente lavoro il combo proveniente da San Pietroburgo mette in mostra tutti i propri limiti in quanto ad idee e songwriting, compiendo a mio avviso un passo indietro rispetto alla precedente release e dando alla luce una manciata di canzoni piuttosto mediocri e sotto tono, in molti casi costruite con la tecnica del copia/incolla, prendendo a prestito a man bassa riff a bands di ben altra caratura quali Mythotyn, Månegarm o ultimi Falkenbach. La produzione è pulita e sufficientemente potente, molto heavy, e la prestazione vocale del singer mi è sembrata più convincente e leggermente più espressiva che in passato. Non manca in effetti qualche momento godibile, qualche buona melodia o qualche passaggio marziale più trascinante, ma è veramente troppo poco per sollevare le sorti di un album tutt’altro che esaltante. Nell’affollatissimo panorama underground attuale non è davvero il caso di dare credito a gruppi così modesti ed incapaci di esprimere alcunché di personale attraverso la propria musica. Meglio passare oltre.
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