Gli Ezgaroth sono un duo greco che con questo “D.C.L.X.V.I.: The Order” giunge al debutto assoluto, proponendo un black metal feroce e contaminato da una buona dose di industrial. Ciò che ne scaturisce è dunque una proposta debitrice soprattutto ai Mysticum, sia musicalmente, sia per quanto riguarda la produzione fredda e sintetica, ma che ricorda, seppur in maniera decisamente più limitata, anche i Gorgoroth di “Destroyer” e i primi lavori dei nostrani Maldoror e Aborym. L’album prende vita subito dopo una brevissima ed ipnotica introduzione elettronica, e già dalle prime note di “Will To Power” si scatena l’Apocalisse, dato che ci troviamo di fronte ad una vera e propria mazzata nei denti! Però già dalla seconda traccia i toni si fanno decisamente più mistici e rituali, perdendo, anche se solo in minima parte, in violenza, ma acquistando decisamente in atmosfera, grazie anche all’uso seppur sporadico di clean vocals recitate in latino che mi hanno riportato alla mente l’intramontabile classico “De Mysteriis Dom Sathanas”. Passano i minuti e con “The Order” l’atmosfera generale si fa sempre più cupa e industriale, ma è con la successiva “Serpent Idol” che l’album raggiunge il suo apice. Infatti la song si dimostra molto ben studiata, grazie alla perfetta fusione tra il black metal più grezzo e la musica elettronica, che qui in particolare emerge, regalandoci anche una parte finale da brividi. Da questo momento in poi comunque le restanti traccie si assestano su livelli di qualità medio-alti, passando dalla cadenzata “The Obscene Kiss” (il cui finale mi ha fatto pensare anche ai Dimmu Borgir degli esordi), all’epica “Ad Victoria”, fino a giungere alla incontaminata violenza di “The Sovereign” posta in conclusione di un lavoro sincero e che merita di essere supportato senza riserve. Consigliato.
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