Altra uscita in casa Xenoglossy Productions, questo omonimo ep, per quanto è dato sapere, rappresenta l’esordio per il progetto solista inglese Vessel Of Iniquity, dietro al quale si cela il mastermind Alexander White, personaggio già attivo dalla metà degli anni novanta con altre misconosciute realtà underground come Uncertainty Principle (drone/funeral doom), The NULLL Collective (funeral doom) e Thoraxembalmer (black/death). Questo breve lavoro è un concentrato di poco più di un quarto d’ora di durata di rumorismo estremo e black metal violentissimo e assassino, che riprende spunti ed atmosfere di certa robaccia francese (Spektr, Wolok, Edicius, Blacklodge), senza dimenticare gli Abruptum, imprescindibili sempre e comunque quando si parla di noise-industrial tinto di nero, o anche i nostrani Nocratai. Il sound dei Vessel Of Iniquity ha sicuramente un piglio marcatamente sperimentale e in senso lato avantgarde, che si traduce in un gorgo vorticoso e caotico nel quale ogni riferimento alla ragione sembra essere perduto e l’unica realtà tangibile diventa la follia. Più che in un inferno metropolitano pare proprio di ritrovarsi nello spazio angusto e ossessivo di una mente malata senza possibilità di ritorno alla normalità: qualche squarcio ambientale di “serenità” (parola da prendere con le dovute cautele), come la parte iniziale di “Choronzon”, prelude soltanto ad un’ancor maggiore ed incontrollabile esplosione di feroce e inquietante alienazione. In tanta convulsione musicale c’è da sperare che il nostro riesca comunque a trovare una propria solidità compositiva; diversamente sarà difficile oltrepassare il limite della breve durata e dare alle stampe un lavoro più composito e articolato. Per ora un’ampia sufficienza è raggiunta: se apprezzate rumori claustrofobici, riff lancinanti e urla disperate, fatevi avanti e non rimarrete delusi.
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