Album di debutto per questa band polacca, incentrato sul tema della peste nera, la terribile epidemia che colpì l’Europa a partire dal 1347 (data che compare nel titolo). Una scelta di certo non innovativa, ma comunque apprezzabile, che si manifesta in titoli che lasciano poco spazio all’immaginazione, e attraverso una copertina davvero azzeccata ed intelligente che raffigura un “medico della peste” nella sua classica tenuta, considerata a quei tempi anti-contagio. Quel che stupisce però è la musica proposta che, per le tematiche affrontate, si presumerebbe rimandare ad atmosfere “infette” o, comunque sia, particolarmente cupe, tuttavia così non è. Il black metal dei nostri è melodico ed aggressivo, leggermente contaminato da un certo death metal di scuola svedese, sulla scia di acts quali Dissection e Mörk Gryning, arricchito da soluzioni acustiche dal vago sapore folk e malinconico, riconducibili a “Kveldssanger” degli Ulver nonché agli statunitensi Agalloch. Diciamolo subito, l’album è decisamente ben riuscito, molto dinamico, vario e coinvolgente, capace di mantenere sempre viva l’attenzione dell’ascoltatore, specialmente nel trittico iniziale composto da canzoni veramente ottime che presentano anche vocalizzi “puliti” carichi di pathos e tragica mestizia. Anche la tecnica compositiva-esecutiva dei nostri rimane costantemente elevata; soprattutto il chitarrista e bassista T è sempre molto attento e versatile nel cambiare registro, tra passaggi particolarmente veloci e violenti ed arpeggi dal flavour epico ed ancestrale. In contrapposizione a tutto questo però vi sono alcuni momenti (pochi per la verità) dove l’ombra delle band ispiratrici predomina su tutto, rendendoli in sostanza un po’ troppo banali e derivativi. Anche la cover di “At The Heart Of Winter” degli Immortal, seppur ben suonata e fondamentalmente abbastanza fedele all’originale, risulta per lo meno superflua. Resta il fatto però che questo “MCCCXLVII” sia sotto ogni aspetto un buon debutto, specie nella sua prima parte, che farà la gioia degli estimatori del black metal dalle melodie di stampo svedese, ma che potrebbe rivelarsi interessante anche per tutti gli appassionati di metal estremo in generale. Promossi.
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