Hörnhammer è un progetto solista italiano, dietro al quale si nasconde il factotum Geddon, totalmente devoto alla cara vecchia scuola del black-thrash-speed-heavy ottantiano, tanto rimpianta da legioni di metallari quanto continuamente rievocata da centinaia di gruppi sparsi per il globo, come si intuisce facilmente già dal moniker e dall’umlaut in bella mostra, omaggio, credo voluto, rivolto rispettivamente a Hellhammer e Motörhead. Questo “Visions Of Storm” è la seconda fatica sulla lunga distanza, dopo l’esordio “Fog & Uproar” datato 2016. Oltre che ai due gruppi appena citati, all’ascolto sono facilmente percepibili rimandi a bands quali Necrodeath (non a caso omaggiati dalla cover del classico “The Flag Of The Inverted Cross”), Venom, Celtic Frost, Slayer, Sarcofago, Bathory e compagnia. Insomma un sound ben definito, che qualunque fruitore medio di metal estremo non può che conoscere alla perfezione. Una tradizione alla quale il progetto Hörnhammer vorrebbe orgogliosamente rivendicare la propria appartenenza, riscoprendo le radici profonde del genere e ricalcando un percorso regressivo non troppo dissimile da quello compiuto dagli ultimi Darkthrone. Quello che difetta, all’evidenza, sono originalità ed un pizzico di, auspicabile, personalità. Ma probabilmente l’intento del mastermind Geddon è sostanzialmente quello di pagare il doveroso tributo ai propri modelli di riferimento, rifuggendo qualsiasi discorso “evolutivo” e riproponendo fedelmente sonorità ormai rigidamente codificate da quasi quattro decadi. E quindi è proprio il caso di dirlo: prendere o lasciare, a voi l’ardua sentenza. Personalmente ritengo che un ascolto sia comunque consigliabile, anche solo per tre quarti d’ora di nostalgia e furioso headbanging.
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