Benché sulle scene da circa un ventennio, gli ucraini Apostate non saranno noti ai più. La band, nata nel 1996, ha infatti precocemente interrotto la propria carriera per poi riformarsi dieci anni dopo e dare successivamente alle stampe il full length di debutto (“Trapped In A Sleep” pubblicato nel 2010). Questo “Time Of Terror” è quindi la loro seconda fatica sulla lunga distanza ed è un lavoro di solido e quadrato death/doom metal dal sound sulfureo e catacombale, votato alla vecchia scuola. A dispetto della cover abbastanza bruttina, il contenuto musicale è invece piuttosto convincente, pur senza stravolgere minimamente i canoni ferrei di un sottogenere che fa della coerenza e dell’ortodossia due indiscutibili capisaldi: le cinque tracce che compongono l’opera si susseguono come un unicum mastodontico e monolitico, costruite su linee di chitarra soffocanti e su una sezione ritmica cavernosa, che scandisce i tempi lenti di un’inesorabile discesa agli inferi. Le digressioni melodiche non sono frequenti ma suonano comunque efficaci e funzionali rispetto ad un sound che privilegia le atmosfere polverose e cimiteriali, aiutato nello scopo anche da una produzione tutt’altro che cristallina. È probabile che gli Apostate resteranno nel limbo delle seconde linee ma se amate bands come Coffins, Hooded Menace, Funeral e Esoteric (maestri), dategli una possibilità e non rimarrete delusi.
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